La Voce degli Scrittori, “Il calcio ha perso”

venerdì 28 gennaio 2022


Ritorna la rubrica de “L’Opinione delle Libertà” che dà voce e spazio ai volti noti e a quelli meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo il libro “Il calcio ha perso” di Matteo Spaziante e Franco Vanni (Mondadori).

Matteo Spaziante, nato a Pordenone nel 1990, dal 2015 lavora al sito “Calcio e Finanza”, la prima testata giornalistica italiana dedicata agli aspetti economici, finanziari e gestionali del mondo del calcio e dello sport. Collabora inoltre con l’Ansa. Franco Vanni, nato a Milano nel 1982, cronista a “la Repubblica”, si occupa di sport e degli aspetti economici e finanziari del calcio. Con Andrea Greco, nel 2017, ha scritto per Mondadori il saggio Banche impopolari. È autore del romanzo Il clima ideale (2015) e dei gialli Il caso Kellan (2018) e La regola del lupo (2019).

La Storia

Un saggio di stampo sportivo in cui si analizzano sapientemente le problematiche che hanno ridotto nello stato attuale lo sport più amato e chiacchierato dagli italiani. Un percorso costantemente in bilico tra testa e cuore, in cui si punta l’indice verso tutti coloro i quali hanno calpestato cinicamente i sentimenti dei tifosi in nome del “dio denaro”.

“C’è stato un tempo in cui il calcio era alla portata di tutti e a molti piaceva definirlo ‘lo sport del popolo’. La propria squadra del cuore si seguiva allo stadio, le società vivevano del ricavato dei biglietti e la tv trasmetteva, gratis, solo i gol e qualche spezzone registrato delle partite di campionato e la diretta delle grandi sfide internazionali. Oggi è cambiato il mondo: i diritti televisivi, che hanno imposto una parabola su ogni tetto e portato il calcio in tutte le case, hanno sottratto il pallone alla sua dimensione ‘artigianale’ per trasformarlo in un’industria multimiliardaria ma sull’orlo del fallimento”.

Matteo Spaziante e Franco Vanni scavano in profondità per capire cosa abbia innescato questo effetto domino devastante, scorgendo all’orizzonte nuovi possibili scenari.


di Michele De Angelis