Personaggi della civiltà: Maometto

giovedì 16 dicembre 2021


In Arabia le popolazioni erano nomadi, disunite e feticistiche, adoravano pietre e varie divinità demoniache o favorevoli, adoravano quella che sarà successivamente la Qa’ba ed anche Allah era una divinità ma non fondamentale. La zona arabica è pervasa da influenze orientali e occidentali, è il luogo vicino agli ebrei, ai cristiani, alla Grecia, vicino all’Egitto, Giordania, Persia, Mesopotamia, vi confluiscono molteplici elementi religiosi e filosofici. In questi luoghi nasce Muhammad, Maometto (570/632). Maometto perde da bambino il padre, successivamente la madre, viene affidato ad un avo, dopo ad uno zio, Abu Talib, presso il quale vivrà l’adolescenza e la giovinezza, adulto ne verrà in sereno contrasto per motivi religiosi. Il nucleo familiare di Maometto era di apprezzabile condizione. Il dominio della zona è affidato a delle autorità religiose ed ai mercanti.

Maometto è posto a lavoro presso una donna più anziana di Lui, una vedova ricca, Khadija, la quale lo rende operoso nei propri affari, che Maometto adempie eccellentemente, al grado che la donna gli si propone in sposa, il che avviene. Khadija sarà legatissima al coniuge e Maometto a Khadija, una tra le molte donne a cui Maometto fu legato di amore, affetto, riconoscenza. I viaggi commerciali di Maometto ne favoriscono la conoscenza delle varie religioni sia precristiane sia cristiane ed ebraica, Egli percepisce anche la frammentarietà del popolo arabico. Forse saranno state tali conoscenze, questa consapevolezza, a suscitare una idea grandiosa: unire il popolo arabo creando un elemento unitario e questo elemento unitario è la religione, la religione islamica.

Nasce in Lui la convinzione di essere l’uomo predestinato alla unificazione del popolo arabo e alla fondazione di una religione unificatrice con un nuovo Dio, un solo Dio, un Dio unico per tutti e quindi unificante. Il monoteismo che era radicale negli Ebrei e, pure se in forma trinitaria, nel cristianesimo, diventa radicalissimo nella religione fondata da Maometto: l’Islamismo, ripeto. Maometto ha stati visionari, si considera ispirato dall’Arcangelo Gabriele, Emissario di Allah, pur mantenendo un fortissimo spirito realistico, comincia a propagare la sua dottrina, ad avere seguaci, a scontrarsi con i fedeli feticisti i quali credono nelle divinità demoniache o positive, nelle pietre sacre e sono politeisti. Da sottolineare il monoteismo di Maometto così come per gli Ebrei. Il monoteismo racchiude e unisce, come dicevo, un popolo, dei popoli che però si riconoscono tutti in un solo Dio.

Lotte dei seguaci di Maometto con la vecchia religione arabica, comincia anche la lotta con gli Ebrei ed i Cristiani e comincia a delinearsi una religione articolatissima che sarà ed è, dicevo, l’Islamismo. Esiste un solo Dio, e questo Dio è Allah. È un Dio onnipotente e creatore alla cui volontà bisogna assolutamente obbedire, tutto ciò che avviene non soltanto avviene per volontà di Allah ma l’uomo deve volere quello che vuole Allah nel bene e nel male. Nella teologia islamica, anche se la questione è problematica, non esiste una potenza demoniaca, non che non esista Satana, ma ciò che di male avviene essendo volontà di Allah non è male. Il gravissimo problema del bene e del male, che tanto rende discutibile il cristianesimo, in qualche modo viene risolto con questa visione di Allah come Colui che vuole tutto ciò che vuole e se anche vuole il male degli uomini il male va accettato o non è male in quanto voluto da Allah.

Questa assolutezza di Allah che sembrerebbe rendere l’uomo fiacco, dominato, in certo qual modo usato da Allah invece si capovolge in una volontà indomabile, se tutto ciò che accade lo vuole Allah il fedele deve obbedire costi pure la morte, la mancanza di volontà dell’uomo si trasforma in volontà di Allah attraverso l’uomo. Non che nelle altre religioni questo orientamento non avvenga ma nell’islamismo è conclamato. Maometto ritenne di essere il profeta di Allah anzi l’ultimo profeta, colui che compie le profezie parziali dell’Ebraismo e del Cristianesimo, le cosiddette Religioni del Libro, ma tanto Abramo che Mosè e gli altri profeti e lo stesso Gesù Cristo sarebbero, per Maometto, preparatori alla Sua venuta, Egli è il compimento, il Sigillo delle profezie e dopo Maometto non vi è luogo a profezie, per gli islamici. In quanto alla dottrina, ricalca l’Antico Testamento come concepito dagli Ebrei e il Cristianesimo, sopra tutto il Vecchio Testamento.

Nel Libro sacro dell’Islam, Il Corano, posto da Allah, quindi immutabilissimo, santissimo, vi sono norme giuridiche, disposizioni igieniche e ovviamente disposizioni religiose. Come detto il punto essenziale di un rigore coattivo sta nell’affermazione che esiste un solo Dio, un Dio Solo, Allah, Egli non ha associati, non ha figli, non ha fratelli, non ha altri Dei; è unico solo ed esclusivamente a Lui si deve adorazione. Maometto ne è il Profeta, veritiero, conclusivo. Vi sono altri profeti, secondari, e tutti i profeti Ebrei e Cristiani sono preparatori del Profeta vero, Maometto, e seguaci di Allah.

È una circostanza. Fondamentalissima, che viene trascurata, trascuratissima, anzi. “Il Corano” stravolge l’Antico ed il Nuovo Testamento, ne mantiene i protagonisti ma li rende tutti ossequienti ad Allah, tutti islamici. L’alterazione o l’appropriazione viene da un motivo che gli islamici ritengono fondato. Abramo, non avendo figli da Sara, la consorte, ormai sterile, si congiunge con una serva, Agar, la quale gli partorisce Ismaele, Sara ridiventa fertile, così vuole il Dio ebraico, Yahweh, e può concepire, nasce Isacco, Sara, consorte legittima, vuole che Abramo cacci Ismaele ed Agar, ciò avviene, ma dunque è Ismaele il primogenito e poiché Ismaele, secondo Maometto, ossia nel “Corano”, è devoto ad Allah, la religione vera è quella Islamica. Ebrei e Cristiani avrebbero mutato la vicenda.

In quanto ai precetti fondamentali dell’Islamismo sono, come è noto, cinque. L’assoluta devozione soltanto ad Allah. Riconoscere che Maometto è il profeta definivo, dare elemosina, recarsi almeno una volta alla Mecca dove c’è la Pietra Sacra, Pregare cinque volte al giorno. Tra le innumerevoli disposizioni, poter avere quattro mogli legittime e concubine senza numero, essere accolti nel paradiso islamico dalle Uri (vergini) per chi si sacrifica e muore per la fede islamica, c’è l’Inferno, la condanna per l’abiura e l’ateo, la donna non può sposare un uomo di religione non islamica, l’uomo può ripudiare la donna , la donna in flagrante adulterio o per testimonianze è lapidabile o murate viva, il ladro amputato, la circoncisione, il divieto di immagini della divinità, i figli vanno educati nella religione islamica, generare è basilare, la propagazione della fede, assoluto obbligo, morire per la fede, imperativo sommo.

Maometto ed i seguaci ebbero scontri con le tribù pagane, che sconfissero, e prevalsero anche sugli Ebrei ed i Cristiani. In breve tempo l’Islamismo si propagò nel Nord dell’Africa, in Spagna, in Italia meridionale, in Portogallo spingendosi nella Francia, nel tempo dilagò ovunque, costituendo il più invasivo pericoloso nemico dell’Occidente, in combattimenti secolari. La sua influenza artistica è notevole per qualità, e vasta, in Europa e nel mondo, anche nell’estremo Oriente. Scienza, architettura, letteratura, filosofia. Pittura e scultura difettano per il motivo accennato. Anche la musica è meno presente. Ma sia detto con misura. Oggi è la seconda o forse la prima religione per quantità di fedeli e costituisce, a giudizio di molti, ancora un pericolo per l’Occidente, in forma nuova, l’invasione demografica. Vi sono altrettanti che favoriscono convivenza e mescolanza. Ma la questione demografica alla lunga potrebbe essere decisiva. A nostro sfavore. Noi in decrescenza, i mussulmani prolifici non stabiliscono una situazione armoniosa. Attualmente l’Islam, nei suoi vari aspetti, non offre espressioni culturali, artistiche come nel Medioevo o come nel dominio in India o in Turchia. Non ci accrescerebbe se non di un accentuato esclusivismo religioso, della immissione della religione nello Stato, separazione che è, invece, tra le conquiste dell’Occidente.

A non dire sulla condizione della donna nell’Islam. Convivere è opportuno, mescersi meno opportuno. Ospitare distinguendosi, è nelle normali vicende storiche. Ma la sopraffazione demografica o la rinuncia a noi stessi per spirito di accoglienza potrebbero anchilosarci. La civiltà occidentale iconografica non deve rinunciare a se stessa per rispettare chi ci farebbe rinnegare. Maometto come persona fu l’uomo meno ascetico che si possa concepire, mistico, lo fu. Amava la vita, e quell’essenza della vita che è, può essere, per un uomo, la donna, mogli, figli, amici. Sarà stato, è il Profeta per l’Islam, di sicuro fu un uomo appassionatissimo della vita. Cioè dei sensi. Un mistico terrestre.


di Antonio Saccà