La scomparsa di Theodorakis, il creatore del Sirtaki

giovedì 2 settembre 2021


Mikis Theodorakis se ne è andato. Il creatore del Sirtaki, tra musica e impegno politico, è stato un simbolo della cultura greca nel mondo. Il più noto compositore ellenico della storia, è morto all’ospedale di Atene a 96 anni dopo una vita lunga, carica di gloria, dolore, intrecciata con alcuni degli eventi più tragici del Novecento. Theodorakis era nato il 29 luglio 1925 nell’isola greca di Chio e fin da ragazzo ha intrecciato il suo talento con il coraggio politico, in una scelta che ha segnato il corso della sua esistenza. Già a 18 anni, quando studiava al conservatorio di Atene, era entrato nella Resistenza all’occupazione nazi-fascista e per ha subito arresti e torture. Ai tempi della Guerra Civile è stato rinchiuso in un campo di prigionia. Una volta libero, nel 1950, dopo il diploma al Conservatorio, comincia la sua carriera: viaggia, soggiorna a Parigi e Mosca, dirige un’orchestra sinfonica ma, soprattutto, comincia quel lavoro sulla musica popolare che lo renderà famoso.

Negli anni Sessanta Mikis Theodorakis è il protagonista indiscusso del rinnovamento culturale greco, senza mai dimenticare l’impegno politico. Nel 1962 firma la colonna sonora di Fedra di Jules Dassin, con Melina Mercouri nel ruolo della protagonista e nel 1964 la musica per Zorba il greco, il film di Michael Cacoyannis, con Anhtony Quinn. E quando, nel 1974, finalmente cade la dittatura, Theodorakis è la figura attorno cui si stringono i sogni di un intero Paese. Nel frattempo, in esilio, aveva firmato altri due tra i suoi lavori più celebri: la colonna sonora di Z- L’orgia del potere, il film di Costa Gravas sull’assassinio del deputato di sinistra Grigoris Lambrakis, che nel 1967 vinse il premio Oscar per il miglior film straniero, e Serpico, la storia, vera, del poliziotto Frank Serpico, interpretato da Al Pacino. In Italia ha conosciuto un grande successo popolare nel 1970 grazie a Caro Theodorakis ... Iva, un album di Iva Zanicchi, all’epoca all’apice della sua carriera di cantante, con nove brani scritti per l’occasione tra cui Un fiume amaro.


di Guglielmo Eckert