mercoledì 12 maggio 2021
Ardita. Pensata, progettata e realizzata all’interno di una singolare, imprevista “complicità” – frutto, anzitutto, di amicizia e umana affinità – tra personalità diverse e con una formazione e storia professionale molto lontane tra loro. Nasce in questo impasto creativo non scontato, “In Aeternum”, il primo, appassionante thriller scritto a quattro mani tra il giornalista e conduttore televisivo Gianluca Versace (già autore di numerosi libri, gialli e non solo, alle spalle) e Tommaso Fiorentini, di professione ottico, molto conosciuto a Padova e dintorni.
Il romanzo è edito dalla Leone editore (collana Mistéria, 440 pagine) ed è la riuscita combinazione di alcune grandi passioni dei due autori: la Prima guerra mondiale, la storia delle antiche civiltà, e il thriller, come forma letteraria quasi “geometrica” e vincolata alla logica cartesiana e a misure precise, che necessita pertanto, per la piena riuscita, del rispetto di canoni stringenti e ben dosati.
“In Aeternum” è una storia davvero originale, che incrocia questi tre temi portanti e crea una sorta di armonico fil rouge, che li unisce in un crescendo inarrestabile di colpi di scena. Non è il caso di spoilerare l’intreccio del romanzo: diciamo solo che il ritrovamento di un oggetto misterioso e dagli strani “poteri”, dà il via ad una serie di accadimenti che porteranno i protagonisti ad affrontare delle situazioni che sconvolgeranno completamente le loro vite. E non solo le loro. Parallelamente, quell’incredibile ritrovamento, farà riemergere dal passato un conflitto millenario tra il “bene” e il “male”, che torneranno a sfidarsi per il dominio l’uno sull’altro, innescando una serie di efferati omicidi.
Con “In Aeternum”, tuttavia, ci troviamo davanti a un thriller ricco di venature d’avventura e persino con un affluente fantascientifico molto calibrato. Caratteristiche che ce lo rendono un romanzo speciale ed unico nel suo genere. A tal punto che un’altra asserzione ci sembra importante da aggiungere, su questo versante: “In Aeternum” di Gianluca Versace e Tommaso Fiorentini risulta essere un romanzo piuttosto “anomalo” e perfino inconsueto, nel panorama letterario italiano degli ultimi anni. Per il semplice fatto che, pur rientrando appieno nei canoni e stilemi della grande letteratura di genere, “In Aeternum” risulta già pronto per una sua trasposizione cinematografica, ricco com’è di scene di azione che si susseguono, incalzanti, in una trama mozzafiato in cui “le carte” vengono sparigliate dai protagonisti.
Insomma, un romanzo complesso ma al tempo stesso di facile e scorrevole lettura, “In Aeternum”: una storia con diverse sfaccettature al suo interno, al punto da rivelarsi “tridimensionale”. Thriller, avventura e fantascienza. E chi l’ha detto che un titolo potenzialmente “appetibile” sul piano commerciale, destinato per sua natura ad incontrare il gradimento del grande pubblico dei lettori, non possa avere un suo valore letterario? Con “In Aeternum” di Versace-Fiorentini ci pare proprio che questa difficile alchimia, tra capacità di vendita di un libro e sua qualità letteraria, sia stata trovata. Del resto, dei libri commerciali subito dopo averli letti non ricordiamo nemmeno i nomi dei personaggi. Per la semplice ragione che non hanno profondità: i buoni romanzi sono, invece, quelli che cominciano a lavorarti dentro, quando hai finito di leggerli. Sono quelli che fanno saltare delle sicurezze che credevi consolidate, che mettono un punto interrogativo alla fine di considerazioni che davi per scontate.
Ecco, “In Aeternum” di Versace-Fiorentini appartiene di diritto proprio questo genere di libri “impertinenti”, per così dire: non gli riesce proprio, di rimanere fermo e statico dentro ai recinti – pur dorati – della letteratura di genere. Comunque, rivendicando la frequentatissima e gettonata categoria del thriller. “In Aeternum”, quindi, porta il lettore a condividere con i due autori la loro “sfida”: lasciarsi trasportare nel loro vertiginoso immaginare, come la forma più intrigante ed emozionante di curiosità verso la vita e le sue enigmatiche e lontanissime origini.
(*) Tratto da Il Nodo di Gordio
di Redazione