Sfida demografica in Italia e Giappone: seminario alla Luiss

lunedì 29 marzo 2021


Alle 11 di questa mattina – in diretta sulla Luiss Social Tv – l’Osservatorio Ethos avvia, assieme all’Ambasciata del Giappone in Italia, una riflessione sulla situazione demografica dei due Paesi.

“Italia e Giappone alla sfida della demografia. Una popolazione sostenibile per lo sviluppo sociale ed economico”, è il titolo del seminario internazionale che sarà introdotto dai saluti del Direttore generale della nostra università, Gianni Lo Storto, e dal vice-ambasciatore giapponese Tsukasa Hirota. Il professore Sebastiano Maffettone modererà una prima sessione con gli interventi di Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat, Ryuichi Tanaka, professore di Economia e direttore dell’Istituto di Scienze sociali dell’Università di Tokyo, e Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento, Neuroscienze del Policlinico Agostino Gemelli.

Italia e Giappone sono i due Paesi più “anziani” del pianeta, accomunati dalla duplice sfida della bassa natalità e dell’intenso invecchiamento. Da ciò discendono anche alcuni squilibri economico e sociali, oltre questioni etiche di non poco conto, a partire dal tema della giustizia intergenerazionale, troppo poco considerata nel nostro Paese. Tali aspetti saranno affrontati nella Tavola rotonda che seguirà i tre interventi di cui sopra, moderata dal giornalista del Tg1-Rai, Marco Valerio Lo Prete, alla quale parteciperanno: Alfonso Giordano, Professore di Geografia politica alla Luiss; Antonio Golini, Professore emerito di Demografia all’Università Sapienza di Roma; Maria Rita Testa, Professoressa di Demografia alla Luiss; Maria Gioia Vienna, Professoressa di Lingua e Letteratura giapponese all’Università per Stranieri di Siena.

La popolazione giapponese al primo gennaio 2021 è stimata pari a 125,5 milioni di abitanti (secondo gli ultimi dati consolidati delle autorità statistiche nazionali, invece, i giapponesi erano 126,2 milioni nel 2019). I censimenti avvengono ogni cinque anni: il picco di popolazione è stato raggiunto nel 2010, con 128 milioni di abitanti; nel censimento successivo, quello del 2015, la popolazione si era ridotta a 127 milioni. La popolazione del Paese nel 2020 si sarebbe ridotta di 420mila persone rispetto a un anno prima, secondo le prime stime del Governo di Tokyo, anche per un calo di almeno il 60 per cento degli arrivi di immigrati a causa della pandemia. Si tratta del dodicesimo anno consecutivo in cui la popolazione complessiva del Paese diminuisce.

Nel 2020 anche la natalità sembra destinata a chiudere in calo: nei primi 10 mesi del 2020, ci sono state 727mila nascite, il 5,1 per cento in meno di un anno prima. Per la prima volta nel 2020 le nascite potrebbero scendere sotto quota 800mila, facendo peggio del precedente record più basso, le 865mila nascite del 2019. Le nascite erano state 918mila nel 2018. L’ex Primo ministro nipponico, Shinzo Abe, ininterrottamente al potere dal 2012 al 2020, una volta ha definito il calo della natalità nel Paese come una “crisi nazionale”. Nel 2020 in Giappone sono stati celebrati 537.583 matrimoni, il 12,7 per cento in meno di un anno prima. Secondo molti analisti, questo porterà a un calo delle nascite, visto che in Giappone sono ancora pochi i bambini che nascono al di fuori del matrimonio.

Una bassa natalità, prolungata per anni, è complice del rapido invecchiamento della popolazione: 35,9 milioni di giapponesi hanno 65 anni d’età o più, il 28 per cento della popolazione complessiva. Nonostante una popolazione mediamente anziana, i decessi per Covid-19 sfiorano appena quota 9mila (con 459.000 casi di positività registrati da inizio pandemia).


di Redazione