Splende l’arte croata

martedì 9 marzo 2021


Quanto poco ci è noto del mondo artistico tra Ottocento e Novecento di quelle terre che, soltanto pochi secoli fa, erano sorelle al nostro Paese. Mi riferisco alla cultura millenaria e fascinosa della splendida Croazia, onusta non solo di bellezze naturali ma anche di storia e di forme d’arte, che travalicano i secoli sino ai nostri giorni.

È infatti sull’arte croata che si dipana, come su un tappeto variopinto, il corposo volume in quarti, quasi un catalogo di una mostra variegata, da poco pubblicato per l’editore Antonio Vella di LuoghInteriori e amorevolmente curato da Svjetlana Lipanović (presidente dell’Associazione Italo-croata di Roma ma anche grafica pubblicitaria, costumista e stilista). Centoquaranta pagine a colori con le introduzioni della critica d’arte Mara Ferloni e dell’ex ambasciatore Damir Grubiša, conducono il lettore-visitatore alla scoperta, o alla riscoperta, di artisti croati e delle loro opere, in una serie di fughe immaginifiche che attraversano la cultura europea, l’Italia e ovviamente le belle terre che si affacciano sul Mar Adriatico guardando ancora con amore la grande lezione d’arte della Serenissima.

Giustissimo il titolo Lo splendore dell’arte croata, ci parla appunto di splendore, rivocando dunque l’aureo bagliore dei mosaici bizantini, l’aureolato lucore delle albe e dei tramonti su quelle coste che uniscono l’Occidente con l’Oriente. Fulgidi esempi di pittura astratta e figurativa vengono commentati da Svjetlana Lipanović con dovizia di particolari, attenzione e precisione alle biografie degli artisti, corredate da un apparato fotografico di tutto rispetto che fa conoscere quindi non solo all’esperto o all’appassionato, ma anche al neofita, un variegato museo su carta di una cultura a noi tanto vicina, quanto troppo spesso ignorata. Eppure, lo ripeto, quelle terre che s’immergono nello stesso mare su cui dominò Venezia, con le sue innumerevoli isole di struggente bellezza, sofferenti ancor oggi per le crudeli guerre, sono a noi vicine nello spazio e nel tempo, ma forse ancor più nell’arte che ogni cosa riunisce e affratella, parlando all’anima dell’uomo.

In questi dipinti vi è dunque vita, quello slancio vitale che l’arte soltanto può conservare in un momento difficile qual è quello che stiamo attraversando, unificando immaginazione e tradizione, avanguardia e simbolismo che non diminuiscono nel panorama contemporaneo ma rafforzando i sogni trasformano sempre più la realtà in poesia. Questo prezioso libro da collezionare si rivela, dunque, un caleidoscopio dell’arte croata ma che si apre sull’intero panorama della pittura europea tra Novecento e primi anni del Nuovo millennio. Quasi un arazzo che profuma d’antico, il volume è un vademecum, una guida indefettibile per viaggiare con la mente attraverso vite straordinarie nate sotto il segno del dipingere, conducendo lo spettatore a una metamorfosi della realtà.

Sinfonie di colori e destini si mischiano quindi dalla Croazia al resto del mondo, senza confini né barriere, portando luce nell’oscurità e conservando sempre un richiamo a tutto ciò che è sacro per l’essere umano. Realtà simboliche, sacralità e profanità sono in molte di queste opere come le colline che degradano verso il mare, divenendo isole in Croazia, tra passione e impressione sino ad immergersi nel più stuporoso silenzio. Una particolare attenzione è posta, inoltre, alle opere presenti nella Chiesa di San Girolamo dei Croati, a Roma, a due passi dall’Ara Pacis e dal Mausoleo dell’Imperatore Augusto. Un libro-catalogo che è dunque uno scrigno di opere d’arte che non può mancare nella biblioteca personale di qualsiasi estimatore e amante della bellezza, manifesta e segreta, di questo nostro mondo.

Svjetlana Lipanovic, "Lo splendore dell’arte croata", LuoghInteriori, 140 pagine


di Dalmazio Frau