Riprende il IV Festival internazionale dello street food 2020

venerdì 24 luglio 2020


Riparte oggi, dopo il lockdown, la IV edizione del Festival internazionale dello street food. La terza tappa della manifestazione si terrà fino a domenica 26 luglio 2020, a Praia a Mare (in provincia di Cosenza), in Piazza della Resistenza. Dopo il successo della terza edizione 2019, con oltre cinque milioni di presenze registrate in più di 30 città italiane, il festival del cibo di strada era ripartito quest’anno con una fittissima programmazione di appuntamenti in tutte le regioni italiane, tanto da aver programmato più di 100 tappe. La kermesse nasce dall’idea di portare nelle piazze, il cibo che generalmente non si ha modo di mangiare a casa, gustando sapori di varie nazionalità, con l’intento di far conoscere in tutta Italia una nuova ristorazione, una ristorazione mobile.

L’ideatore del Festival internazionale dello street food è Alfredo Orofino, definito “un portatore sano di energia” con una grande passione, quella per il cibo, alta professionalità. È soprannominato da molti espositori il “re dello street food”. Un passato nel mondo dello spettacolo, nell’organizzazione di grandi eventi, gestore di locali vincenti nella sua città d’origine, Torino. Curiosità, dedizione, una spiccata capacità imprenditoriale, oltre alla sua dote di lavoratore instancabile. L’edizione 2020 del festival riparte all’insegna dell’eccellenza. Ogni tappa avrà come protagonisti oltre 30 Chef su strada, che difendono con caparbietà e orgoglio i loro street food. Impastano, friggono, bollono, infornano, arrostiscono come se fossero tra le mura dei loro laboratori d’origine, immutando così la passione per la buona cucina e la qualità del risultato. Tanti ristoranti itineranti, chef qualificati pronti a stupire con le particolarità e la qualità della loro cucina. Lo street food in Italia nasce con materie prime semplici, come l’acqua, la farina, l’olio e il pomodoro per creare tante specialità come i maccheroni e la pizza, simboli della cucina italiana, nati proprio come cibo di strada. A New York con i carretti di hot dog, ad Istanbul con i chioschi del Kebab, a Parigi con le creperie sui boulevard di sono tutti luoghi simbolo del cibo di strada.

Rimanendo in Italia, basta ricordare che a Napoli, nelle strade, si mangiavano i maccheroni e la pizza a portafoglio, in Valle d’Aosta la polenta con il lardo di Arnad, in Liguria la focaccia di Recco, la farinata o la panissa genovese, in Emilia-Romagna la piadina o lo gnocco fritto gonfio e dorato asciutto e vuoto all’interno pronto per essere farcito con salumi e formaggi, come antipasto , spuntino o secondo piatto accompagnato da un buon bicchiere di Lambrusco, senza dimenticare il pinzone di Ferrara. Nel Festival internazionale dello street food troveremo la cucina texana, dai sapori forti e piccanti, assimilata facilmente a quella del Sud degli Stati Uniti, data dal soul food, cucina tradizionale afro-americana, caratterizzata da fritti conditi con riso e salse piccanti, incontreremo la cucina ispanica composta da pietanze come il chili con carne e lo stufato piccante di carne, ci avvicineremo alla cucina indiana costituita da piatti perfettamente in grado di coniugare gusto e tradizione, suscitando la curiosità anche dei palati più esigenti come il tradizionale Samosa al pollo Tandoori, fino ad arrivare al Chaas la bevanda tipica indiana.

Tante altre cucine internazionali accompagneranno il Tour: la cucina greca, argentina, messicana, tedesca, balcanica, serba, australiana, turca ma anche le particolarità della cucina irlandese tutte all’insegna della grandissima qualità della materia prima utilizzata e dell’attenzione alla sua trasformazione. Alcuni birrifici artigianali italiani arricchiranno gli appuntamenti in ogni tappa. Tante le location in programma per il 2020: Roma, Firenze, Milano, Napoli, Lecce, Cuneo, Alessandria, Ancona, Novara, Arezzo, Udine, Rieti.


di Giò Di Sarno