“Riccardino”, l’ultimo atto del commissario Montalbano

giovedì 16 luglio 2020


Riccardino è l’ultimo atto dell’epopea del commissario Salvo Montalbano. Si tratta del capitolo finale della saga firmata da Andrea Camilleri. La casa editrice Sellerio pubblica oggi il romanzo, a un anno esatto dalla morte dello scrittore, nella “storica” collana “La memoria”, ideata da Elvira Sellerio con Leonardo Sciascia. Riccardino è il romanzo del commiato definitivo. Il libro esce in un’edizione speciale, con una nota di Salvatore Silvano Nigro, in cui si potranno leggere due versioni del romanzo, la prima e quella definitiva, come da desiderio dell’autore. “I lettori potranno così seguire l’evoluzione nel corso del tempo di quella lingua unica inventata da Andrea Camilleri. Una sperimentazione alla quale lo scrittore teneva moltissimo e che viene resa così evidente dal confronto tra le due versioni”, spiega l’editore.

Riccardino, concepito nel 2004 e concluso nel 2005, è stato rivisto dallo scrittore di Porto Empedocle di recente, nel 2016 quando è stato rinnovato solo per quanto riguarda la lingua, immutato nella trama. Questa redazione del 2016, quella definitiva, mostra come, nel corso degli anni, l’espressione di Camilleri sia passata (lo sostiene Salvatore Silvano Nigro) dalla “lingua bastarda” che l’autore ascoltava da bambino alla “lingua inventata” di Vigàta, cioè è divenuta nel tempo, come ogni lingua, una forma di vita, la forma di vita di una provincia inventata. La scelta di pubblicare insieme le due versioni è un desiderio di Camilleri: “Ho sempre distrutto tutte le tracce che portavano ai romanzi compiuti, invece mi pare che possa giovare far vedere materialmente al lettore l’evoluzione della mia scrittura”.

Lo scrittore avverte: “Naturalmente, la storia è tutta inventata di sana pianta, nessun personaggio può essere ricondotto a una persona realmente esistente. Lo stesso vale per le situazioni, le intestazioni delle ditte e delle banche, i cognomi. Il contesto invece no, quello purtroppo esiste”. Riccardino rappresenta il “finale” del personaggio più popolare prodotto dalla letteratura italiana a cavallo tra questi millenni, divenuto anche un riferimento etico e civile per la Sicilia e per l’intero Paese. Il lettore si accorgerà quanto combattuto, dialettico, e pieno di ironia fosse il rapporto tra l’Autore e il suo Personaggio, relazione che in Riccardino viene sviscerata in tutte le sue manifestazioni: tra personaggio letterario e televisivo e persino tra personaggio e attore, impersonato da Luca Zingaretti.


di Eugenio De Bartolis