La Voce degli Scrittori, “Il mio viaggio a New York”

venerdì 5 giugno 2020


Puntuale anche in questo week-end di inizio giugno e di post-lockdown torna la rubrica di libri de “L’Opinione” che si propone di dare voce e spazio ai volti noti e meno conosciuti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo “Il mio viaggio a New York” di Piero Armenti (Newton Compton Editori).

Piero Armenti è nato nel 1979, ha un dottorato conseguito all’Università Orientale di Napoli ed è il più famoso Urban Explorer di New York.

Tutto è iniziato quando è arrivato la prima volta a New York e ne è rimasto folgorato: ha cominciato a raccontare le sue scoperte sui social network e su giornali e riviste. Da allora la sua pagina Il mio viaggio a New York ha superato un milione di followers. Oggi è un imprenditore di successo grazie al suo omonimo tour operator.

La Storia

Una vera e propria guida turistica romanzata, un viaggio elettrizzante fin dentro i quartieri più caratteristici di New York. Il giorno e la notte si mescolano, smarrendo la linea di confine che vede scomparire il sole per lasciare spazio alla luce serale, quella in cui questa la Grande Mela riesce a farti invaghire ancora di più. Il protagonista della pagina e della guida entra in empatia con chiunque decida di seguirlo, abbandonandosi alle sue uscite notturne, alla avventure mattutine e alle invitanti peripezie gastronomiche.

“New York è un grande laboratorio in cui si sperimenta e si cambia continuamente: ristoranti, grattacieli, spettacoli, quartieri che rinascono, tendenze che si affermano. Nel tentativo di cogliere l’essenza di questa metropoli ci si rende conto che è impossibile cristallizzarla in un’unica immagine: esistono tante New York, e sono tutte meravigliosamente in contraddizione tra loro. Al prezzo di una singola corsa in metropolitana, infatti, si viene trasportati come d’incanto in un mondo ogni volta diverso. Non esiste in nessuna parte del mondo un luogo simile. Questa guida insolita ci porta a spasso per gli itinerari meno tradizionali”.

Il viaggio può essere sia fisico che mentale e quest’opera ne è la dimostrazione, a volte infatti ci si perde totalmente per le vie di una città talmente caotica da poter riordinare l’anima di chi la visita. Ci si imbratta le mani in mezzo ai quartieri più popolari, immersi nei sapori e negli odori dei numerosi street food, per poi ritrovarsi catapultati in ristoranti lussuosi in cui poter sperimentare pietanze prelibate.

Piero Armenti ci regala un’opera fervida, che spiazza e diverte, pagina dopo pagina.


di Michele De Angelis