Il Teatro alla Scala mette online i suoi tesori più preziosi

venerdì 8 maggio 2020


Al tempo del Coronavirus non è possibile frequentare i teatri, per assistere agli spettacoli dal vivo. Così, i teatri arrivano sul Web, per consentire la loro fruizione agli amanti della cultura. Ora è possibile viaggiare all’interno del Teatro alla Scala di Milano. Si potrà salire sul palcoscenico come una stella dell’opera, percorrere corridoi segreti, entrare sul palco reale, curiosare nel laboratorio industriale e ingrandire i dettagli più piccoli e raffinati dei costumi indossati da Maria Callas, grazie alla tecnologia di Art Camera utilizzata per la prima volta sui costumi di scena. Il Teatro alla Scala mette online i suoi tesori più preziosi su Google Arts & Culture per raggiungere a casa il pubblico di tutto il mondo, dopo la chiusura per la pandemia. E nei giorni del lockdown 92 artisti provenienti da cinque Paesi hanno creato la prima performance operistica della Scala eseguita in quarantena: un concertato dal Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi.

Dominique Meyer, il sovrintendente dello storico teatro, ha presentato l’idea in videoconferenza da Vienna: “Siamo felici di presentare questo nuovo progetto con i nostri amici di Google che ha già fatto molto nel mondo con i musei. La Scala è uno dei più grandi teatri lirici del mondo, uno dei più importanti, è un brand. Questo teatro nel corso di 250 anni ha costruito un archivio meraviglioso con tante immagini e ricordi, costumi. Tutta la nostra squadra ha messo su questo sito più di 240mila foto, 1.200 immagini che vengono dal museo, 16mila documenti musicali. Una collezione molto importante. È stata organizzata una mostra di 12 costumi storici con telecamere di alta definizione in cui si vedono i più piccoli dettagli di ogni costume. Una cosa meravigliosa. Ognuno con questo sistema può viaggiare dentro La Scala”.

Al progetto, che ha comportato due anni di lavoro, hanno partecipato Amit Sood, Director Google Art & Culture, Luisella Mazza, Head of Global Google Art & Culture e Filippo del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano. “È chiaro – ha aggiunto Meyer – che questo progetto andrà avanti per molti anni. Ci sono già tante storie e se ne aggiungeranno altre”. Tra le scenografie d’artista si possono vedere quelle di De Chirico, tra le foto quelle di Gae Aulenti al lavoro con Ronconi, sfogliare le pagine di una rara edizione manoscritta dello spartito di Turandot o il primo libretto del Nabucco di Verdi. Il progetto online si può scoprire anche sulla App e si sta lavorando per realizzare un nuovo sito della Scala”.

 


di Eugenio De Bartolis