“Dove sei?” Quando un filosofo sa diventare artigiano dello spirito

venerdì 17 aprile 2020


Affrontare un testo che ha per titolo Dove sei? Un disegno melodico attorno a un’assenza che pesa un po’ di soggezione la incute, specie quando poi, sfogliandolo, entrandoci in contatto, si chiarisce che quel dove sei è addirittura la traduzione di Ayeka, l’espressione ebraica con cui Dio si rivolge ad Adamo nel Giardino dell’Eden dopo che egli si è cibato del “frutto proibito”, il frutto della Conoscenza del bene e del male. Ma si è subito rassicurati dall’autore Mauro Cascio, filosofo, seguace “ortodosso dell’idealismo hegeliano”, fra i più attivi intellettuali contemporanei, senza dubbio fra i più importanti filosofi non accademici che il panorama italiano offra. Egli ha un vezzo: ama definirsi un “operaio dello spirito” e noi riteniamo di poter assecondare questa piccola vanità, ma correggeremo la sua autodefinizione. Più che un operaio dello spirito Cascio è un artigiano dello Spirto, prolifico quasi quanto Stephen King, profondo nei contenuti come Massimo Cacciari o Umberto Galimberti.

Una delle maggiori abilità che gli riconosciamo è quella di essere artefice di immagini, spesso tratte dalla vita quotidiana, in cui ciascuno di noi si può riconoscere, delle quali si serve per illustrare concetti metafisici. Così una sua discussione in piazza, una lite con un amico, una pizza con la tanto spasimata fanciulla, che infine accondiscende ad accompagnarlo a cena, diventano strumenti per ragionare della ricerca del senso. Dove sei è in linea con lo stile espositivo di Cascio: ironico, talvolta persino graffiante, ma sempre garbato ed intrigante. Il libro è un dialogo fra il filosofo ed il rabbino capo della Comunità ebraica di Trieste, Alexandre Meloni. Il lettore potrebbe attendersi una cordiale, misurata distanza fra due figure così diverse, il filosofo che pone le domande e cerca le risposte?

O forse, in realtà, cerca domande nuove e ancora affascinanti, nonché disorientanti, e il religioso, il teologo con tutte le risposte, che nelle peggiore delle ipotesi se la può sempre cavare con un “è al di sopra della capacità di comprensione umana”. Oltre al disegno melodico, il testo è anche dotato di un ritmo armonioso, una sorta di danza in cui i due protagonisti si scambiano i ruoli ed alla fine il teologo ed il filosofo si incontrano, dove? Nella ricerca del senso, l’aspetto più affascinante di questo libro, che in qualche caso non esita ad entrare in polemica anche con giganti del pensiero filosofico, è l’emergere del ruolo che la filosofia deve svolgere secondo l’autore: essa è amore per il sapere, accompagna l’uomo nel porsi i grandi interrogativi del suo tempo, e, soprattutto, gli interrogativi di ogni tempo.

La filosofia, per come ce la propone Mauro Cascio, è lo strumento della ricerca del senso profondo dell’esistenza del rapporto fra l’essere umano, il cosmo, il ruolo che egli esercita nel tutto. Nessuna illusione, in Dove sei? non troveremo risposte. Troveremo le domande giuste e le mappe grazie alle quali ciascuno di noi potrà muovere i primi passi per tentare di rispondere alla domanda delle domande: dove sei? Chi sei? Qual è il tuo posto nel mondo e il tuo ruolo nell’ordine delle cose? In una fase in cui tutti ci stiamo ponendo in riflessione, rispetto alla nostra vita, sia in una prospettiva individuale che collettiva, questo testo è davvero una lettura imprescindibile.


di Luca Delli Santi