“Tornanti”, un viaggio di immagini e parole

giovedì 31 ottobre 2019


I tornanti sono le strette curve che si susseguono e s’inerpicano in Aspromonte per raggiungere il borgo di Gallicianò, ma i tornanti sono anche coloro che, abbandonato in passato il paese per ragioni sempre legate all’emigrazione, vi tornano come scelta esistenziale, come approdo di un viaggio dell’anima. Ma “Tornanti” (Gli ultimi greci dell’Aspromonte) è anche il titolo di questo libro-racconto di viaggio, fatto di fotografie e parole, edito da Rubbettino.

La parola “tornanti” ci offre questo cortocircuito di significati e suggerisce dunque che il viaggio verso e dentro Gallicianò è fatto di parole – quelle dette e soprattutto quelle non dette – e sta a noi associarle, anche liberamente, alle fotografie di Salvatore Audino, fotografo che cerca storie mentre queste trovano lui. Mai come qui ha senso dire che le parole sono pietre. E che le pietre sono parole. In tutto questo le parole hanno un peso ulteriore – e determinante – se consideriamo che qui si parla il greco antico. Ellenofoni, vengono definiti gli abitanti.

L’autore si è mosso assieme a Carmela Barbara, giornalista e scrittrice. Ne è nato un racconto dove immagini e parole si cercano, qualche volta si toccano, qualche altra volano nei loro universi paralleli.


di Redazione