venerdì 11 ottobre 2019
Volti e storie delle venti persone più influenti di oggi. È la missione di Leaders, un volume che definisce la mappa del potere mondiale. Dai capi delle grandi potenze mondiali come il presidente russo Vladimir Putin al presidente americano Donald Trump al presidente cinese Xi Jinping fino a Papa Francesco.
Sono numerose le biografie raccolte nel testo. Figurano anche gli italiani Mario Draghi, Matteo Renzi e Matteo Salvini. Impreziosito da alcune delle più belle e storiche fotografie raccolte dall’agenzia fotografica Reuters, il volume 2019 di Leaders è il primo edito da Paesi Edizioni e sarà aggiornato periodicamente con l’inserimento delle new entries che si vanno imponendo nel proscenio internazionale.
A scrivere e tratteggiare il profilo e il carattere delle 20 personalità politiche più influenti del nostro tempo sono alcuni analisti, storici ed esperti di relazioni internazionali come Antonio Badini (ex consigliere della presidenza del Consiglio), Giorgio Mantici (sinologo e professore presso L’Orientale di Napoli), Nicola Pedde (direttore dell’Institute For Global Studies), Dimitri Kovacs (esperto di nazionalismi e storia dell’Est Europa) e Stefano Piazza (saggista ed esperto di terrorismo) e alcune tra le più quotate firme del giornalismo italiano ed estero: il direttore del magazine Economy Sergio Luciano, la firma del Sole24Ore Ugo Tramballi (senior advisor di Ispi), il giornalista e già vicedirettore del settimanale Panorama Maurizio Tortorella, il corrispondente da Berlino per Panorama Daniel Mosseri, il giornalista di Libero Quotidiano Andrea Morigi, il saggista e giornalista britannico Richard Newbury, la giornalista e corrispondente per La Stampa Marta Ottaviani, l’esperto di America Latina e firma de Il Foglio Maurizio Stefanini, il corrispondente da Parigi per il magazine Babilon Louis Tritignant.
“Da Giulio Cesare a Napoleone – scrive Luciano Tirinnanzi, giornalista di Panorama ed esperto di relazioni internazionali, scrive nell’introduzione del volume – si registra la consapevolezza che proiettare un’immagine vincente di sé sia un fattore decisivo per il successo personale, è inscindibile dal carattere e dalla personalità degli uomini e delle donne di potere. Un fattore che si tramanda immutabile nel tempo, indipendentemente dall’epoca e dai costumi. Un’intuizione immanente e universale, che vuole l’apparire vincenti molto vicino all’esserlo davvero: un ‘trucco’, che può efficacemente sopperire altre mancanze e che non cessa di valere come regola aurea in ogni contesto di potere”.
Una comunicazione non verbale che vale forse più del linguaggio stesso. Un esempio fra tutti? Quella del presidente americano Franklin Delano Roosevelt, costretto su una sedia a rotelle. Una menomazione fisica che è stata nascosta per una vita intera pubblicamente e costrinse persino Joseph Stalin e Winston Churchill ad adeguarsi alle sue regole. A testimoniare il “trucco”, la storica foto dei vincitori della seconda guerra mondiale in cui i tre leader appaiono seduti sulle poltroncine di legno.
di Redazione