Il Festival del cinema ritrovato celebra Buster Keaton

mercoledì 26 giugno 2019


Il Cameraman di Buster Keaton è stato proiettato ieri sera in Piazza Maggiore. Continua l’omaggio e il lavoro di riscoperta del cinema muto americano da parte della Cineteca di Bologna. Il capolavoro del grande comico dallo sguardo triste è stato presentato nell’ambito della 33ª edizione del Festival del cinema ritrovato, la rassegna curata dalla Cineteca di Bologna che, in collaborazione con la Cohen Film Collection, ha restaurato alcuni titoli e presenta anche il frutto della collaborazione con la Warner Bros e The Criterion Collection. Il Cameraman è il primo film girato da Keaton per la Mgm. A Bologna vengono presentati anche i cortometraggi My wife’s relations (1922) e The haunted house (1921) e il mediometraggio College (1927).

Il Cameraman, un lungometraggio datato 1928, è un’autentica dichiarazione d’amore per il cinema, che racconta la storia di un operatore di ripresa che combina solo disastri. Potrebbe riprendere fatti importanti se non dimenticasse di inserire la pellicola in macchina e se non sovrapponesse due filmati. Ma, proprio quando sta per abbandonare il lavoro, una scimmietta, che ha ripreso involontariamente due scene di estrema importanza, gli procura l’insperato successo e l’amore di una ragazza.

Il Cameraman è stato mostrato al pubblico con l’accompagnamento musicale dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, con una partitura firmata per l’occasione dal compositore americano Timothy Brock. La Cineteca, si occupa, oltre al restauro dei film di Buster Keaton anche del recupero della monumentale filmografia di Charlie Chaplin, ricordato nel corso della rassegna con la proiezione de Il Circo.

Il Festival del cinema ritrovato, che ha preso il via il 22 per concludersi il 30 giugno, presenta 500 film in nove giorni, da mattina a notte fonda. Oltre alle proiezioni all’aperto in Piazza Maggiore sono sei le sale cinematografiche coinvolte. Rispetto al programma, è doveroso menzionare l’omaggio al grande Eduardo De Filippo, a trentacinque anni dalla scomparsa e il ritratto di un’icona del cinema mondiale come l’attore francese Jean Gabin.

Nel corso della rassegna vengono mostrati anche altri prestigiosi restauri: quello di Lezioni di piano (1993), presentato dalla regista Jane Campion, e quello di Easy Rider (1969), introdotto da Peter Fonda, uno dei protagonisti del film diretto da Dennis Hopper.


di Eugenio De Bartolis