Salvate il marinaio Cristoforo Colombo!

giovedì 21 febbraio 2019


Chi ha salvato e salvaguardato la cultura precolombiana? I Borgia, ebbene sì è grazie a loro se oggi abbiamo uno dei più importanti “libri” provenienti dal nuovo mondo, appena ri-trovato da un ignaro Cristoforo Colombo che credeva di esser giunto nelle Indie orientali.

Il Codice Borgia, o Codice Yoālli Ehēcatl, è un manoscritto rituale azteco che prende appunto il nome dal cardinale Stefano Borgia che probabilmente risale alla fine del XV secolo, oggi custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana.

Quello stesso Colombo, depositario di rotte segrete provenienti dall’Ordine del Tempio, oggi tanto inviso a una certa parte della politica americana. Ultima, in ordine di tempo, a dimostrare la propria ignoranza in materia, è la senatrice della California Kamala Harris, che in base al suo dio personale, il “politically correct”, ha proposto di cambiare nome al dodici ottobre, da “Columbus Day” a “Indigenous people’s Day”. La Harris vuole dunque, forse inconsapevolmente, imitare il più divertente duo di comici composto da Roberto Benigni e lo scomparso Massimo Troisi in “Non ci resta che piangere”, dove appunto i due si ritrovavano alla fine del XV secolo a cercare di fermare Colombo.

La poverina ignora, dunque, che a fronte della comune vulgata che vuole i bianchi conquistadores essere colpevoli di genocidio nei confronti dei nativi precolombiani, in realtà essi abbiano sì sterminato alcune tribù (molte meno di quelle che si pensa), ma abbiano provveduto in questo modo ad estirpare dal territorio un proliferare di culti sanguinari, che prevedevano sacrifici umani e perciò a debellare antitradizioni ormai completamente volte alla dissoluzione dell’uomo. O qualcuno oggi preferirebbe ancora assistere a sacrifici umani con il cuore strappato dal petto delle vittime ancora vive? Colombo non è colpevole di genocidio né di sterminio, i colpevoli sono gli stessi sacerdoti degenerati che uccidevano intere popolazioni sugli altari di divinità oscure.

Ma si sa, oggi siamo in tempi di revisionismo e negazionismo, quindi se da un lato esistono mentecatti che negano l’esistenza di camere a gas e di una shoah, dall’altro ritroviamo altrettanti a non voler accettare l’esistenza delle migliaia di morti delle Foibe, o quelli creati dallo stalinismo o dalle più varie forme di socialismo reale nel mondo. Insomma, ancora una volta ci sono morti di primo e di secondo piano. Salviamo il povero Cristobàl Colòn, ve ne prego!


di Dalmazio Frau