giovedì 17 gennaio 2019
La Bauhaus compie 100 anni e la Germania ha deciso di festeggiarla in grande, con oltre 600 manifestazioni in tutto il territorio, di cui 45 nella sola capitale nei primi sei mesi dell’anno. Non sarà una celebrazione museale, ma qualcosa di vivo che conservi lo spirito delle origini. Per questo l’anniversario della scuola fondata da Martin Gropius nel 1919 a Weimar si aprirà con un festival dal 16 al 24 gennaio presso la Berliner Akademie der Künste a Berlino, sotto il motto “ripensare il mondo”.
“Il festival è qualcosa di vivo” racconta la direttrice artistica della manifestazione berlinese, Bettina Wagner-Bergelt. Berlino, insieme a Dessau e Weimar, è uno dei centri dove si svolgeranno la maggior parte delle manifestazioni ed è qui che inizieranno i festeggiamenti, aperti stasera dal presidente della Repubblica Frank Walter Steinmeier. Concerti, installazioni, workshop, spettacoli di teatro e di danza, tutto questo è stato pensato per i nove giorni di festival, racconta la direttrice artistica. “È un festival monotematico ma al tempo stesso transmediale e interdisciplinare” racconta in un’intervista la direttrice artistica: “Non è solo una mostra, ma può essere anche una mostra. Non è un simposio, ma ha anche contributi discorsivi. Un festival è prima di tutto un luogo e un’occasione di incontro. Il festival è qualcosa di vivo”. Dunque non un anniversario ufficiale e classico come ci si potrebbe aspettare. “Per me è importante che nel festival si respiri l’anima della Bauhaus” prosegue Wagner-Bergelt. In tutto verranno rappresentate 25 produzioni: dall’installazione in Virtual reality “Das Totale Tanz Theater” allo spettacolo “Triadischen Ballet” e “Immagine di una esposizione”, rielaborazioni sul teatro di Samuel Beckett. Oltre 100 artisti internazionali saranno coinvolti nel festival. Tra loro Robert Wilson, Richard Siegal, Michael Wollny, Sandra Hüller, Trajal Harrell, Mykki Blanco, Cesc Gelabert. Ad aprire il festival sarà oggi il compositore e pianista tedesco Michael Wollny con il suo concerto “Bau.Haus.Klang. Eine Harmonielehre” sulle orme musicali della scuola dell’avanguardia.
Accanto alla capitale tedesca, dove Gropius operò meno di un anno nel 1932, prima che i nazionalsocialisti chiudessero la sua scuola, c’è anche Weimar a celebrare i 100 anni dalla fondazione. La cittadina della Turingia fu il luogo originario della Bauhaus, la prima sede dove nel 1919 l’architetto tedesco ebbe la possibilità di mettere in pratica l’idea di forgiare gli uomini moderni attraverso gli oggetti d’uso quotidiano. Dal 1925 la scuola di arti e mestieri si spostò a Dessau, dove alla fase progettuale si affiancò la realizzazione di edifici nuovi.
di Redazione