Festa del Cinema, il giorno di Cate Blanchett

venerdì 19 ottobre 2018


Alla Festa del cinema arriva Cate Blanchett. L’attrice australiana, due volte premio Oscar per le interpretazioni in “The Aviator” di Martin Scorsese e “Blue Jasmine” di Woody Allen, inaugura il programma degli “Incontri ravvicinati” voluti dal direttore della kermesse Antonio Monda. La Blanchett parlerà sia della propria carriera artistica che dell’impegno umanitario. Due anni fa, infatti, l’attrice è stata nominata “Goodwill ambassador” dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Alla Festa capitolina, l’interprete presenta il nuovo film di cui è protagonista: “The house with a clock in its Walls” di Eli Roth, che sarà mostrato al pubblico nella Sala Sinopoli.

Ieri si è tenuta la serata inaugurale della manifestazione. Con un red carpet giudicato in “sordina” dalla stampa specializzata. Davanti all’Auditorium ha sfilato la sindaca di Roma Virginia Raggi, insieme al presidente della Rai Marcello Foa, al neo ambasciatore americano in Italia Lewis Eisenberg e ad Enrico Vanzina, Aurelio De Laurentiis ed Elena Sofia Ricci.

Il film d’apertura è stato “Bad times at the El Royale” (“7 sconosciuti a El Royale”) di Drew Goddard. Un noir che ha omaggiato apertamente il cinema di Quentin Tarantino. Insieme al regista era presente la giovane protagonista Cailee Spaeny. Assenti gli altri interpreti: Dakota Johnson, Jeff Bridges e Chris Hemsworth. Il film narra la storia di sette “estranei”, ciascuno con un oscuro passato. I sette del titolo si vedono in un hotel decadente tra al California e il Nevada. È una strana pellicola che tratta delle infinite possibilità di redenzione. “L’influenza di Tarantino su di me – ha dichiarato Goddard – è enorme. Perché è stato un rivoluzionario. Ma i realtà, considero i fratelli Coen tra i più grandi cineasti della storia del cinema per il loro coraggio”.


di Eugenio De Bartolis