“Nocturne”, il nuovo film di Gianfranco Rosi

mercoledì 31 gennaio 2018


“Nocturne” è titolo del nuovo film di Gianfranco Rosi. Il lungometraggio sarà girato nelle notti mediorientali. Secondo il sito web Cineuropa.org, il documentarista pluripremiato ha già ripreso a lavorare.

Il film è prodotto da 21Uno Film, da Donatella Palermo per Stemal Entertainment e da Serge Lalou e Camille Laemlé per Les Films d’Ici. Tra i partner figurano anche Arte France Cinéma, Rai Cinema, l’Istituto Luce, il MiBact, e Météore Films che si occuperà della distribuzione francese.

Gianfranco Rosi, Leone d’oro a Venezia nel 2013 per “Sacro Gra” e Orso d’oro a Berlino nel 2016 per “Fuocoammare” è impegnato in una una nuova, attesissima, prova.

“Nocturne” è il sesto lungometraggio del 54enne regista nato ad Asmara, in Eritrea. La storia di Rosi è ormai nota. Nel 1985, a 19 anni, mentre frequenta la Facoltà di medicina di Pisa, si trasferisce in America, per studiare alla New York University Film School. Nel 1993 gira “Boatman”, lungo il fiume Gange, alla scoperta dei riti funebri, della spiritualità generatrice di speranze e cenere. Nel 2001 è la volta di “Afterwords”. “Below sea level”, del 2008, è dedicato ad un gruppo di americani emarginati. Due anni dopo, attraverso “El Sicario, Stanza 164”, racconta la storia di un ex killer messicano. Nel 2013, firmando la regia di “Sacro Gra”, mette in scena la quotidianità di una serie di “personaggi” che vivono attorno al Grande raccordo anulare di Roma. Due anni fa, con “Fuocoammare”, filma gli sbarchi di alcuni profughi e la vita dei lampedusani.

La produzione “Nocturne” è già in azione. A breve, il regista volerà in Siria,  Libano, Iran ed Egitto. L’obiettivo è quello di incontrare nuovi “personaggi”. Stavolta,  “notturni”. Un film di luoghi, volti, profumi e oscurità illuminata dalle stelle mediorientali. Uno sguardo inedito su alcune delle terre martoriate dai conflitti e ingannate dalla propaganda.


di Eugenio De Bartolis