Sala Umberto, cartellone 2016/17

venerdì 27 maggio 2016


Mercoledì 25 maggio il consorzio teatrale Oti (guarda caso, escluso dai finanziamenti ministeriali in quanto “privato”) presieduto da Alessandro Longobardi ha presentato alla stampa il ricco cartellone della Sala Umberto per la stagione 2016/17. Molte le piacevoli scoperte, raccontate dalla viva voce dei protagonisti, registi, attori, produttori. Si spazia dalle “supermagie” del prestigiatore Bob Noceti, vera palestra avanzata di destrezza, in cui l’abilità della mano è sostituita da quella della mente, accorciando notevolmente le distanze per una più intensa partecipazione del pubblico, per approdare all’arte della danza e della musica (prive di recitazione) di “Le Bal”. E, tra le due ali, un nutrito corteo di opere teatrali. Ovviamente, spazio ai classici, della statura di Pirandello, con il suo divertente “Berretto a sonagli” in versione originale, compresa la scena con gli scorpioni e il pane amaro, per l’interpretazione di Pino Caruso, che ci aiuta a recuperare in parte lo spazio dialettale, ma senza necessità di caratterizzare enfaticamente l’opera, dato che la vis comunicativa pirandelliana emerge spontaneamente, senza alcun bisogno di sottolineature.

Non manca poi il grande Molière, con “Il Malato Immaginario”, interpretato da Enrico Guarneri, mentre uno spazio di tutto rispetto è riservato a Shakespeare. Si parlerà a lungo di lui negli ultimi tre mesi del 2016 con la presentazione bisettimanale delle sue opere (il mercoledì per gli adulti e il venerdì per i più giovani) “al tramonto”, cioè dalle 19 alle 20, da parte di altrettanti artisti dello spettacolo. Ne “Il Segreto del Teatro” sarà Lorenzo Gioielli a dirigere attori “diversamente abili” che si cimenteranno con brani di “Romeo e Giulietta”, in cui sarà una curiosa famiglia di spacciatori di cocaina a finanziare lo spettacolo omonimo. Invece, l’opera shakespeariana di “Sogno di una notte di mezza estate” vedrà la sua riscrittura da parte di Ruggero Cappuccio, per la regia di Claudio Palma. In “Parole parole parole” Gigi Proietti ci porterà all’interno di un curioso rapporto di coppia tra un bancario che si innamora di una della security che non hai mai visto di persona. Che cosa accadrà? Cose divertenti, di certo, visto che lei è una disadattata che dialoga soltanto con lo schermo del suo pc e lui è un ex balbuziente logorroico.

In “Ostaggi” si sdrammatizza il sequestro di alcuni avventori di una panetteria da parte di uno sprovveduto e ingenuo rapinatore, la cui unica merce di scambio sarà il titolare dell’esercizio, vessato dalla crisi economica e dallo Stato. Non manca all’appello uno scatenato Carlo Buccirosso con un titolo che è tutto un programma: “Il divorzio dei compromessi sposi”, letto in chiave moderna, in cui Don Rodrigo è un usuraio campano emigrato sulle rive del lago di Como: sarà lui a sperimentare il primo caso di “separazione prematrimoniale, non consensuale, a tasso fisso di interesse”. Promette moltissimo divertimento anche “Divina” (come la Commedia) in cui attori omosessuali parlano di donne e di eterosessualità di cui non conoscono nulla, dato che per loro Penelope sarebbe stata “tutta pecore e tricot!”. Divertimento e poesia sono racchiusi nella pièce de “I suoceri albanesi”, mentre “Boomerang” narra di una storia di non detti familiari, che affiorano quando i parenti rimangono imprigionati dalla neve in una casa di campagna. Non manca la fisica teorica, con uno straordinario monologo di un’effervescente scienziata come Gabriella Greison. Mi fermo qui, con le esemplificazioni. Da voi, S.M. il Pubblico, i “liberi teatranti” si aspettano un concreto contributo di presenze paganti!


di Maurizio Bonanni