La voce degli scrittori, “Strani frutti”

sabato 9 gennaio 2016


Ritorna la rubrica, con cadenza settimanale, con la quale “L’Opinione delle Libertà” dà voce e spazio ai nuovi volti della letteratura italiana. Questa settimana vi consigliamo gli “Strani frutti” di Alma Daddario (Edizioni Youcanprint). Alma Daddario ha pubblicato saggi, interviste e racconti. Ha organizzato con Dacia Maraini seminari di scrittura creativa e teatrale presso il Centro Internazionale Alberto Moravia. È iscritta per meriti letterari alla prestigiosa Accademia dei Sepolti di Volterra. Dal 2009 conduce inoltre i salotti letterari dell’Isola del Cinema.

La Storia

Un piccolo album di scatti narrativi. Una raccolta di scorci decontestualizzati e privi di sensi unici. Racconti paradossali e spesso drammatici ma non di rado attraversati da una vena di ironia. Gli strappi che contraddistinguono i vari racconti vogliono simboleggiare un parallelismo con la filosofia di vita dell’autrice. Di fronte alla sventure, così come nei momenti più fortunati, la nostra è infatti un’esistenza altamente instabile e assai imprevedibile. Non c’è dunque troppo spazio per quella pianificazione che così tanto cerchiamo nelle nostre giornate, quasi in maniera ossessiva e smoderata. Gli scatti che ci vengono proposti contengono così le nostre fobie, quelle dalle quali continuiamo a scappare senza renderci conto che a volte basterebbe semplicemente accettarle. In ogni racconto si respira aria di cambiamento, indotto dalla ricerca del significato più profondo di alcuni sentimenti, dalla nuova concezione di un’epoca che va vissuta consapevolmente. Ogni passaggio si interrompe al momento dell’evoluzione finale, a conferma dell’instabilità che ci avvolge, come a voler inquadrare l’indefinibilità della maggior parte delle nostre vicende. Alma Daddario pare muoversi a memoria tra gli automatismi che provocano il terrore umano. Piccoli scorci temporali che ci trasportano in luoghi calviniani, raramente identificabili, spesso avvolti da fantasia e mistero. L’autrice mette così a segno un altro colpo letterario, grazie ad una raccolta profondamente interrotta e proprio per questo così reale.

La “Voce dello Scrittore

“Ogni mio racconto simboleggia qualcosa di strano e paradossale, pur non avendo sempre risvolti drammatici. Io sono molto affascinata dal concetto di imprevedibilità e credo che spesso siamo noi a darle un’accezione troppo negativa”.

A tutti i lettori ricordiamo anche la pagina Facebook “La voce degli scrittori” e l’Applicazione ufficiale.

 


di Michele De Angelis