Le macchine di Leonardo a Roma

domenica 30 settembre 2012


A Roma, nelle sale sotterranee del Palazzo della Cancelleria, splendido edificio di proprietà del Vaticano, costruito tra il 1485 e il 1513, è allestita la mostra “Leonardo Da Vinci. Il genio e le Invenzioni - Le grandi macchine interattive”. 

La mostra sottolinea la natura riflessiva di Leonardo, un uomo che viveva gustando quotidianamente il piacere dell’osservazione, della contemplazione e dell’elaborazione. 

Esplorando ogni settore delle scienze dei suoi tempi anticipò, con la scoperta di nuovi metodi, le future invenzioni.

Molte di queste macchine non vennero mai realizzate ma la precisione del disegno, unita all’innumerevole quantità di appunti - i Codici Vinciani - è tale da consentirne oggi la costruzione vera e propria.

L’intento della mostra è quello di ampliare la conoscenza di Leonardo al di là del suo essere stato pittore e scultore e testimoniare quanta forza e dinamismo possano esserci nella ricerca scientifica. Attraverso una serie di modelli, scelti per favorire l’immediata comprensione, si mette a fuoco il contributo di Leonardo alla tecnologia. 

Il visitatore può così ammirare modelli di macchine che, concepite nel XV secolo, precorrono di vari secoli le invenzioni dei nostri tempi. 

Ad avvalorare tutto ciò, sta l’interattività delle macchine, che stimola il visitatore ad essere protagonista nella mostra. Luci e musica accompagnano il visitatore attraverso gli 800 mq di superficie, creando un’atmosfera fantastica e surreale. 

L’ultima sala desta particolare attenzione in quanto si ha l’opportunità di visitare anche i resti del sepolcro di Aulo Irzio, console romano e luogotenente di Cesare, morto nel 43 a.C.. 

Il monumento, scoperto nel 1938, è in parte sommerso dalle acque dell’Euripus, il canale che attraversava il Campo Marzio per sfociare nel Tevere. 

Costruite dopo un approfondito studio dei disegni e dei Codici vinciani, le 49 macchine esposte, di grandi dimensioni (realizzate in scala) sono accompagnate da pannelli descrittivi, tradotti in 5 lingue, con la riproduzione del disegno originale di Leonardo.

I modelli, costruiti artigianalmente, come indicato dal Maestro nei Codici, con legno, corde, funi e colla, sono raggruppati in 4 sezioni più unulteriore parte dedicata agli “elementi macchinali”.

Si possono ammirare i prototipi costruiti da Leonardo come il paracadute, i galleggianti, la vite di Archimede (il manufatto che si utilizza ancora oggi in agricoltura) , la camera degli specchi, la città ideale, il progetto di Leonardo di una città comoda e spaziosa, caratterizzata da architetture razionali e funzionali, strade ordinate, “alte e forti mura”, con lo spazio cittadino articolato su diversi livelli. 

Essendo una mostra di finalità didattica, vengono proposte, attraverso il “progetto scuole”, visite guidate opportunamente calibrate per età e grado di preparazione degli allievi. 

Le visite sono condotte da storiche dell’arte che accompagnano i ragazzi per circa un’ora e mezza all’interno delle sette sale… e per gli appassionati dei virtual games, la mostra mette a disposizione del visitatore un iPad collegato ad uno schermo al plasma, all’interno di una delle sale, per ‘esplorare’ la mostra in 3D, nelle sembianze dell’Avatar preferito! 

Un’esperienza che abbraccia storia, scienza, meccanica e fisica, invenzione e innovazione.

I visitatori rimarranno affascinati dalle macchine esposte che dimostrano come l’interesse di Leonardo fosse spinto dalla volontà di alleviare le fatiche dell’uomo nel suo confronto con la realtà quotidiana. 

E per questo Leonardo, indipendentemente dai risultati raggiunti, iscrive a pieno titolo il suo nome nel novero degli uomini di scienza, che attraverso la ricerca hanno fatto sì che i loro raggiungimenti positivi venissero successivamente divulgati dalla tecnica e resi disponibili per un gran numero di uomini.


di Redazione