Un sito come quello di Schiffmann c’era già in Italia, ma negli Usa vale 8 milioni

In questi giorni tutti i quotidiani italiani ed esteri hanno riportato la storia di Avi Schiffmann, un adolescente di Seattle che ha realizzato un sito gratuito, ncov2019, per analizzare i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità sul Covid-19. Il giovane 17enne avrebbe anche ricevuto e rifiutato un’offerta di 8 milioni di dollari per “acquistare” il suo portale attraverso il quale milioni di visitatori ogni giorno s’informano dell’andamento della pandemia.

Un’attenta analisi dei fatti, però, ci dice che in Italia un’informazione dettagliata sui numeri del coronavirus già era presente e operativa sul web. La Linkendata, software house con sede in Calabria, da circa un mese ha infatti lanciato la propria piattaforma gratuita (covidmonitor.linkendata.it) di analisi dei dati italiani sulla pandemia. Sul sito gli aggiornamenti arrivano in tempo reale direttamente dalla Protezione civile e tutti i dati disponibili vengono rappresentati anche su una mappa in modo semplice e accessibile a tutti.

A differenza di altre soluzioni, come quella americana, in questo caso le informazioni non riguardano solo i valori assoluti ma, incrociando i dati Istat della popolazione residente, comprendono anche i valori percentuali di diffusione del contagio, grafici andamentali e tabelle di riepilogo con possibilità di arrivare sino al livello di una singola provincia.

CovidMonitor è una web application e non richiede installazioni di app ed è usufruibile anche attraverso dispositivi smartphone e tablet. L’idea nasce dalla volontà di dare un piccolo contributo alla collettività fornendo uno strumento informativo totalmente gratuito. L’applicazione è stata lanciata sul mercato con un semplice “passaparola” e dopo pochi giorni un’azienda farmaceutica toscana ha creduto nell’iniziativa e ha voluto sostenerla sia con una sponsorizzazione sia mettendo a disposizione la propria forza vendita per favorirne la conoscenza. Eventi come quelli che stiamo vivendo, pur nella loro drammaticità, possono rappresentare un’opportunità unica per far compiere un salto tecnologico al Paese.

Per tornare all’adolescente americano che ha rifiutato 8 milioni di dollari ma che di fatto, dopo la promozione planetaria del suo sito, ne guadagnerà molti di più, mi chiedo se la sua è stata una scelta virtuosa o “meditata”. Ma questa è una opinione e, come tale, è opinabile.

 

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 10:41