Cellulare in scatola

Si è svolta l’11 febbraio scorso la Safe Internet Day 2020, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea per un uso consapevole della Rete, rivolta sia alle generazioni di giovani e giovanissimi che in Rete trascorrono una parte molto significativa del loro tempo di vita ma anche ai genitori ed agli educatori che li devono guidare ad un uso ragionevole e positivo di queste opportunità: serve per far riflettere i ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sulla responsabilità di ciascuno nella realizzazione di contenuti veicolati dalla rete.

Proprio in occasione di questa giornata, sono stati resi noti i risultati di una ricerca condotta dal UK Safe Internet Center che ha cercato di indagare su quale sia il rapporto che i giovani hanno con il mondo virtuale, soprattutto nella comprensione di sé stessi e del proprio ruolo all’interno del loro gruppo familiare e sociale: il campione è composto da 2001 ragazzi con età compresa tra gli 8 ed i 14 anni, insieme a 2001 genitori degli stessi ragazzi.

Ebbene, ben il 49 per cento dei giovani dichiara che le esperienze on-line sono una parte essenziale della loro vita, che la tecnologia contribuisce alla costruzione della propria identità e ben il 38 per cento riconosce di trovare più facilità ad essere sé stesso nell’ambiente virtuale della Rete piuttosto che nella vita reale.

Bastano davvero pochi dati per capire quanto questo tema sia centrale nella realtà quotidiana delle giovani generazioni e quanto sia importante promuovere delle manifestazioni che tengano sempre alta l’attenzione e l’informazione su queste tematiche.

Per quanto riguarda le iniziative che si sono svolte per l’occasione nel nostro paese, è da segnalare l’intraprendenza della regione Trentino, che non solo ha aderito con eventi e manifestazioni ma ha deciso di estendere la giornata ad un mese intero, il “Safer Internet Month Trentino 2020”.

La provincia di Trento, ad esempio, da diversi anni molto attiva nel campo della promozione dell’educazione digitale, oltre ad essere stata una delle prime in Italia a lanciare una campagna in difesa dei giovani dalla pericolosa trappola del cyberbullismo, ha per l’occasione promosso una interessante iniziativa, dando mandato agli studenti di III IV e V del Liceo delle arti Vittoria di progettare delle così dette “mobile box”.

Si tratta all’apparenze solo di semplici scatole, trasformate però, grazie all’ingegno degli studenti, in veri e propri oggetti di design adibiti a contenere i telefoni cellulari degli avventori dei locali di Trento e provincia per tenerli lontani dagli occhi dei loro proprietari, liberandoli così dallo stress da Smartphone e permettendogli di godere appieno della compagnia di amici e familiari senza distrazioni.

Agli studenti delle classi II è stato chiesto, invece, di scrivere delle poesie che avessero come tema centrale quello del bullismo: tra queste, quelle selezionate, verranno impresse sui lati delle mobile box.

Tra tutti i progetti presentati, l’Agenzia provinciale nominerà il migliore che verrà poi distribuito nei locali della zona che, grazie a questa dotazione, oltre che alla presenza di un fasciatoio e ad un’area dedicata all’allattamento, potranno fregiarsi del marchio “family friendly”.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 10:38