Dopo il riconoscimento delle canzoni con Shazam, è arrivata anche l’applicazione per riconoscere un’opera d’arte. Si chiama “Magnus” e prende il nome dal suo ideatore tedesco, Magnus Resch, imprenditore 33enne. Come spiega Resch nel suo video di presentazione, se andate ad un vernissage e volete far bella figura discutendo sapientemente sull’origine e creazione di un quadro, basterà fotografare il dipinto in questione e subito vi appariranno titolo, nome dell’artista, materiale e dimensioni e anche il valore del quadro, sia questo il prezzo d’asta o la somma richiesta dalla galleria.

Davanti ad un paesaggio inglese siete indecisi se l’autore sia William Turner o John Constable? Nessun problema, una fotografia vi salverà dalla figuraccia culturale e potrebbe aiutarvi a capire le componenti base di un’opera. Nella mente del suo ideatore, l’app non è stata creata per collezionisti miliardari, ma per tutti coloro che sono interessati all’arte e che vogliono approcciarlo in modo sano e disinteressato. Ci sono voluti oltre tre anni per recuperare l’immenso bacino di informazioni e creare il database attuale composto da oltre 10 milioni di immagini d’arte. L’aiuto è arrivato anche dai cittadini che hanno partecipato ad una sorta di crowdsourcing: i singoli utenti infatti hanno fornito le immagini, scattando foto con l’app e aggiungendola al catalogo di base.

“Magnus” fa parte di quelle app per smartphone che cercano di schedare il mondo fisico per fornire informazioni istantanee su canzoni, vestiti o piante e dipinti. I problemi però non sono mancanti, soprattutto a livello di privacy e di copyright. Nel 2016, alcune gallerie di artisti contemporanei si sono lamentati del caricamento di immagini e dati sull’app e per questo motivo l’applicazione è stata poi rimosso dall’Apple Store per cinque mesi. Solo dopo la rimozione dei contenuti contestati, è tornata disponibile sulle piattaforme on-line.

Magnus Resch non è un nome nuovo nel mondo artistico internazionale. È stato il cofondatore di Larry’s List, un database di collezionisti d’arte e ha scritto un libro che indaga sul funzionamento e le problematiche di gestione delle gallerie d’arte, “Management of Art Galleries“. Con questa novità tecnologica, che vanta anche una collaborazione economica con Leonardo Di Caprio, Resch ha aggiunto un altro tassello importante nella sua carriera internazionale.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 10:36