Whatsapp e le fake news

lunedì 4 febbraio 2019


Whatsapp è diventato il principale veicolatore di fake news. A sostenerlo è un report  dell'University of Oxford's Reuters Institute for the Study of Journalism (https://reutersinstitute.politics.ox.ac.uk/).

 Dimenticate facebook, Google o twitter, ad aiutare i falsari sono proprio le garanzie di sicurezza del servizio di messaggistica più famoso del mondo. Per proteggere la privacy dei suoi utenti, le conversazioni vengono criptate e questo renderebbe più facile veicolare informazioni e notizie false. Dal momento che la crittografia impedisce a WhatsApp di moderare i messaggi, è difficile, se non impossibile, che l'azienda verifichi o elimini messaggi o collegamenti fuorvianti. Cosa che avviene ormai sugli altri social network.

La ricerca ha trovato riscontro soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove molte persone usano whatsapp per seguire gruppi dedicati a temi  che vanno dallo sport e all'intrattenimento alla politica. E proprio nell'ambito politico, si è giocata una partita importantissima. Durante le ultime elezioni presidenziali brasiliane, il candidato dell'estrema destra Jair Bolsonaro, ha fatto di Whatsapp uno degli strumenti principali della sua campagna elettorale. Secondo il quotidiano brasiliano Folha de São Paulo ( https://www1.folha.uol.com.br/poder/2018/10/empresarios-bancam-campanha-contra-o-pt-pelo-whatsapp.shtml ), tutta la sua pubblicità "multimilionaria" è stata progettata per inondare gli elettori brasiliani con notizie false e menzogne sugli altri candidati, pubblicando simultaneamente centinaia di milioni di messaggi sulle chat.

Per evitare che la situazione diventi incontrollabile, WhatsApp però sta lavorando ad alcune restrizioni. In primis, con il prossimo aggiornamento le condivisioni dei messaggi non potranno essere veicolate a più di 5 persone, o 5 gruppi alla volta. Precedentemente, la condivisione era autorizzata fino a venti utenti o gruppi.

Vedremo se queste piccole novità potranno aiutare a diminuire il dilagare delle fake news via web.

 

 

 


di Cristina De Palma