I moderatori di Fb

Quanti sono? E soprattutto: dove si trovano e con quali criteri vengono scelti ? Si tratta di nuove creature mitologiche mai avvistate prima, i cosiddetti “moderatori” del social network Facebook. Quelli che decidono cosa sia “il  bene” e  cosa “il male” rispetto a ciò che viene postato o condiviso da quasi tre miliardi di profili.

Dipendenti sui quali Mark Zuckerberg e compagni, anzi soci, mai hanno voluto fare chiarezza. Secondo i bene informati si tratterebbe di circa 7mila e cinquecento persone, che per una platea di oltre due miliardi e mezzo di iscritti, al netto dei trolls e dei fake, sembrano un po’ pochini.

Dopo le recenti polemiche sui  big data manipolati, che proprio ieri lo stesso Zuckerberg ha ammesso potere essere molti, ma molti, di più – quasi tutti ha detto in realtà – di quelli sinora sospettati, ecco nascere un nuovo fronte di future polemiche?

Molti da tempo si chiedono perché quelli di Facebook siano così sensibili a immagini di nudo e a prese di posizione pro Israele e così permessivi su incitamenti all’odio, propaganda pro Isis e pagine o gruppi filo nazisti? Una possibile risposta è arrivata da un’analisi cui hanno lavorato anche i servizi di sicurezza israeliani. Secondo i quali le cosiddette “locations” da cui almeno la metà di questi 7500 moderatori lavorano sarebbero situate in Paesi arabi o islamici. Marocco, Tunisia, Egitto, persino Iran e Emirati Arabi Uniti, sono i Paesi di cui sono stati fatti i nomi. Altri sarebbero invece locati in Paesi del Terzo Mondo dell’area ex filo sovietica come il Mozambico.

Questo spiegherebbe tutto in effetti: dalla eccessiva pruderie sessuofobica alla sensibilità quasi isterica verso tutto ciò che potrebbe vagamente classificarsi come “islamofobia”, alla sostanziale indifferenza all’antisemitismo. Sia di origine nazistoide e a maggior ragione se a trazione  arabo-islamica. Sarebbe accettabile questo stato di cose? Assolutamente no, come si usa rispondere nelle serie televisive americane.

Ma dopo che è crollato l’altarino dei big data quanto altro tempo dovremo aspettare prima di saperne di più anche su questo delicatissimo versante del social network più diffuso al mondo?

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 03:32