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Il quotidiano brittannico "Guardian" rivela per la prima volta le regole e le linee guida segrete di Facebook. Dopo una lunga inchiesta il quotidiano britannico è entrato in possesso di un centinaio di manuali con le regole da rispettare e su come moderare argomenti come violenza, razzismo, terrorismo, odio e pornografia.

Una fonte del quotidiano sostiene che "Facebook non è in grado di controllare i suoi contenuti, è cresciuto troppo in fretta, raggiungendo dimensioni enormi". Difficile per esempio reagire in casi come il cosiddetto "revenge porn" (cioè le persone lasciate che si vendicano postando immagini intime e personali per danneggiare l'ex partner): in molte situazioni occorre decidere se l'immagine è appropriata in meno di 10 secondi, vista la mole di lavoro per i moderatori.

Ieri intanto, in una lunga intervista al "New York Times, Evan Williams - fondatore di Twitter nel 2006 insieme a Jack Dorsey, Noah Glass e Biz Stone - si è detto pessimista sul futuro dei social media: "Internet si è rotto, si è incamminato su un percorso buio. E le cose andranno peggio, basta vedere le persone che su Facebook postano in diretta suicidi, pestaggi o assassinii". Una serie di abusi che per l'imprenditore della Silicon Valley non risparmiano la sua stessa creatura. "Una volta pensavo che il mondo sarebbe stato automaticamente migliore una volta che ognuno fosse stato libero di parlare liberamente e scambiare informazioni ed idee. Mi sbagliavo". "Se Trump ha vinto anche grazie a Twitter, mi dispiace", ha aggiunto Ewans, ripreso in pompa magna da tutti i media internazionali. Ma questo "pentimento", per dire la verità, sembra ormai un po' tardivo.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 03:08