Dove andranno gli orfani del Note 7?

“Dal momento che la nostra principale priorità è la sicurezza dei clienti, Samsung chiede ai partner e alle compagnie telefoniche di sospendere le vendite del Galaxy Note 7, mentre proseguono le indagini”.

Questo il comunicato redatto il 13 ottobre scorso dal colosso sudcoreano che, dopo i numerosi episodi di combustione, ha chiesto a tutti i detentori del nuovo dispositivo di spegnerlo e non usarlo. Sono stati 35 infatti i casi di esplosione avvenuti in dieci Paesi diversi del mondo a causa di problemi alla batteria. Ultimo, solo in ordine ti tempo, quello che due settimane fa aveva costretto l’evacuazione di un aereo della Southwest Airlines.

Il nuovo dispositivo, che appena lanciato sul mercato il 19 agosto scorso aveva già venduto un milione di pezzi, costerà caro al colosso di Suwon. Oltre al crollo del 5 per cento del titolo della Samsung Electronics Co. alla Borsa di Seoul, in seguito allo stop alle vendite le perdite solo per i fornitori sono stimate in 1,7 miliardi di dollari.

Ben più grave la situazione in casa madre, dove, a causa della combustione dei dispositivi, probabilmente dovuta da una vite interna che se non stretta adeguatamente avrebbe impedito l’ancoraggio dello smartphone alla batteria e quindi causato un cortocircuito fatale, costerebbe all’azienda circa 5,3 miliardi di dollari per i prossimi tre mesi, mancati profitti e costi di rimpiazzo inclusi.

A destare la curiosità degli analisti è pero ora la questione concorrenza. Se i più avevano visto nei competitor Android i maggiori beneficiari degli orfani Samsung, Kgi Securities, le cui anticipazioni sui prodotti della Mela morsicata risultano di solito azzeccate, prospetta uno scenario diverso. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, infatti, potrebbero essere tra i 5 e i 7 milioni gli utenti pronti a passare dal Note 7 al nuovo iPhone 7. Dei 12 milioni di ordini per il dispositivo ormai fuori produzione, solo il 50 per cento verrà invece recuperato da altri prodotti sul mercato.

Mentre si attende gennaio 2017, per capire i reali benefici tratti dalle varie aziende, rimane la sola certezza che chi è rimasto senza il nuovo phablet non potrà al momento trovare un apparecchio davvero competitivo. Il Note 7, per la potenza della sua batteria, per la precisione tecnica e per il suo display curvo da 5,7 pollici, era infatti un dispositivo unico nel suo genere, che difficilmente sarà rimpiazzabile prima di aprile 2017. Stagione in cui, forse, la stessa Samsung metterà in commercio un nuovo modello che, per sottolineare l’avanzamento generazionale, non chiamerà Note 8, ma direttamente Note 9.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 03:00