Facebook: notizie di qualità con News Feed

L’algoritmo del News Feed di Facebook è in continua evoluzione. Il potere del signor Mark Zuckerberg, anche.

Da qualche giorno, infatti, le notizie pubblicate sulla homepage dei profili Facebook non verranno scelte in base al numero di “like” o interazioni accumulate, bensì secondo due criteri, che stando a quanto detto dal fondatore del colosso americano garantirebbero una maggiore qualità delle notizie. L’aggiornamento della home si baserà quindi su due fattori ben precisi: pluralità delle fonti dei contenuti pubblicati e tempo di lettura. Addio titoli ingannevoli e “acchiappa-like” quindi, che da oggi serviranno a ben poco per essere in testa alla pagina. Facebook sta infatti combattendo il fenomeno del clickbait, dando rilevanza alle notizie in grado di catturare l’attenzione del lettore per più di un minuto, perché, come scrivono l’ingegner Moshe Blank e il ricercatore Jie Xu nella newsroom del popolare social network, “abbiamo imparato che le azioni compiute dagli utenti su Facebook, ovvero cliccare, mettere ‘like’, commentare o condividere post, non ci dicono realmente cosa è più significativo per loro”.

Verranno dunque premiati i contenuti che manterranno gli utenti incollati allo schermo, indipendentemente dalla loro lunghezza e penalizzati quelli aperti e immediatamente chiusi, per evidente mancanza di spessore o adescamento ingannevole. Ma questa è solo una delle tante novità apportate, tutte ovviamente al solo fine di mantenere attivo e quindi redditizio il movimento web di una popolazione di poco meno di 1,6 miliardi di navigatori. A causa di un vertiginoso calo del 21 per cento della condivisione di contenuti personali degli utenti che potrebbero ripercuotersi sui profitti annuali dell’azienda, i tecnici hanno infatti studiato diversi metodi per stimolare i fruitori alla condivisione. Sarà capitato a qualunque iscritto, per esempio, di imbattersi nella funzione “Accade oggi”, che riporta alla luce ricordi passati nel tentativo proprio di diffondere i dati personali. Incoraggiare gli utenti a condividere contenuti propri è reso oggi possibile anche dalla diretta live. Lo strumento, dapprima fornito solo a personaggi pubblici e pagine certificate, è oggi alla mercé di qualunque iscritto.

Ma il progetto più ambizioso di Zuckerberg a cui hanno aderito già 5 tra le maggiori testate americane ovvero New York Times, BuzzFeed, National Geographic, Nbc e The Atlantic, si chiama Instant Articles. Dopo aver notato che tra il momento in cui si clicca sul link e l’apertura del sito richiesto intercorrono di media 8 secondi, il fondatore di Facebook ha ritenuto opportuno studiare una nuova funzione che permetta appunto di leggere alcuni articoli senza lasciare l’app, consentendo agli utenti di aprire un pezzo circa dieci volte più velocemente. Per questo, entro le ore 16 del 13 maggio prossimo, ognuna di queste testate provvederà a pubblicare sulla propria pagina Facebook contenuti idonei all’Instant Articles. Prossime a questa avventura anche le due testate inglesi Bbc e The Guardian e due testate tedesche (Bild e Der Spiegel). Per ora la funzione, ancora in fase sperimentale, sarà disponibile solo tramite iPhone. Dovranno quindi aspettare tutti i possessori di dispositivi Android.

Ma conviene davvero alle testate on-line aderire al grandioso progetto o da qualche parte c’è puzza d inganno? Al di là della valutazione tecnica che lasceremo agli esperti, resta la consapevolezza di essere pedine, spesso inconsapevoli, per l’acquisizione di grandi ricchezze provenienti dal mondo digitale.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:58