Trent’anni fa nasceva   il Commodore Amiga

Il 23 luglio del 1985, durante un evento a New York, da una fotocamera collegata ad un computer - una tecnologia rivoluzionaria per quei tempi - Andy Warhol disegnò un ritratto della cantante Debbie Harry, leader dei Blondie. Prima scattò una foto alla Harry e poi la modificò usando un software particolare. Quell’evento era il lancio del computer Amiga 1000 e quel software era una delle potenzialità di quel personal computer che ambiva a sfidare i giganti dell’epoca. Come Apple, che l’anno precedente aveva lanciato in grande stile il popolare Macintosh con uno spot di Ridley Scott ispirato al Grande Fratello.

Amiga era una piattaforma informatica originariamente ideata da una piccola compagnia statunitense chiamata Hi-Toro, formata da un gruppo di informatici e ingegneri. Inizialmente questo team voleva creare una macchina da gioco dalle grandi capacità grafiche e sonore. Ma, man mano che il progetto avanzava, Hi-Toro incorporò a quella pioneristica console per giochi le caratteristiche di un pc: capacità multimediali coordinate da un sistema operativo, l’AmigaOS.

Nacque così la piattaforma soprannominata Advanced Multitasking Integrated Graphics Architecture, cioè l’acronimo di Amiga. La Hi-Toro fu poi acquisita, insieme al progetto Amiga, da una famosa casa produttrice di personal computer, la Commodore (che in quel momento godeva del successo del suo modello di computer C64), e commercializzò il prodotto dall’ottobre del 1985. La piattaforma raccolse l’entusiasmo di esperti e appassionati di informatica, ma alcuni errori e lo scarso interesse degli amministratori di Commodore portarono alla bancarotta di Amiga, che andò in liquidazione volontaria nell’aprile del 1994, con conseguente vendita della tecnologia ad una serie di aziende specializzate in pc. Di fatto, però, in trent’anni la piattaforma è stata tenuta in vita da una serie di programmatori e utenti, affezionati anche ai giochi creati ad hoc come Civilization, The Settlers, Wings, Arabian Nights, Monkey island e Sensible Soccer.

Un esempio per tutti. Ancora oggi c’è un computer Amiga che coordina gli impianti di condizionamento di 19 scuole nel distretto di Grand Rapids, nel Michigan. Da trent’anni accende e spegne caldaie, compressori e ventilatori e tutte le riparazioni sono fatte da uno studente-programmatore. E in coincidenza dell’anniversario di Amiga, il Computer History Museum ha organizzato una serie di iniziative e ci sono decine di eventi in tutto il mondo. All’inizio del 2000 la piattaforma ha iniziato una lenta rinascita grazie all’impegno di Amiga Inc., l’azienda che attualmente ne detiene i diritti. E a breve proprio due miti degli Anni Ottanta come Commodore e Amiga rivivranno sullo smartphone Pet, che è opera di gruppo di ingegneri italiani.

Una piccola curiosità. Le foto scattate e lavorate da Andy Warhol con il computer Amiga - rielaborazioni digitali di sue opere famose come il barattolo della zuppa Campbell, la banana della copertina del disco di debutto dei Velvet Underground, il ritratto di Marilyn Monroe - sono state dimenticate per anni. Le ha scovate un anno fa un artista di Brooklyn nei floppy disk conservati nel museo di Pittsburgh dedicato a Warhol. Sono tra le ultime creazioni del genio americano della Pop Art, che morì due anni dopo l’arrivo dell’Amiga 1000, nel 1987.

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:56