Fb, il libretto rosso che spiega il successo

“Facebook non è stata creata per essere una società. È stata costruita per compiere una missione sociale: rendere il mondo più aperto e connesso”. Questo è quanto si legge nelle prime pagine del “Little Red Book”. Un libretto rosso, dai caratteri chiari, distribuito sulle scrivanie dei dipendenti di Facebook, poco dopo il 4 ottobre 2012, data in cui il colosso della Silicon Valley raggiunse il miliardo di utenti iscritti.

Non ci sono regole ma riflessioni ed esortazioni. È un tentativo, come spiega Ben Barry, ex dipendente Facebook, nonché ideatore grafico del manuale, di raccogliere quante più informazioni possibili sulla strategia che ha condotto il gruppo di Palo Alto al successo. Ancora oggi ogni nuovo assunto al primo giorno di lavoro ne trova una copia sulla sua scrivania. E anche noi, grazie alla pubblicazione di alcune pagine, da parte dello stesso Ben Barry, possiamo conoscerne alcuni stralci (http://benbarry.com/project/facebooks-little-red-book).

“Ricorda che ogni ingegnere di Facebook è responsabile per circa un milione di utenti”. L’obiettivo dunque è riuscire, tramite concetti semplici e caratteri di stampa chiari, ad incidere sul metodo di lavoro dei propri dipendenti, responsabilizzandoli ed esortandoli al dinamismo.

“La grandezza e il comfort raramente coesistono”; “Veloce è meglio di Lento. Mentre Lento aggiunge inutili belletti, Veloce è in giro nel mondo. Ciò vuol dire che impara dall’esperienza, mentre Lento può solo teorizzare”. E ancora: “Non ha senso fare piani quinquennali nel nostro campo. Ad ogni passo, il panorama cambia. Cerchiamo invece di capire dove vogliamo essere fra trent’anni”.

Idee semplici,concetti che a qualcuno potranno anche apparire scontati, ma la disciplina si sa, è alla base del successo. “Noi non creiamo servizi per fare soldi. Noi facciamo soldi per creare migliori servizi”.

 

 

Aggiornato il 28 novembre 2022 alle ore 02:55