Hashtag: di cosa si parla su Twitter

martedì 29 maggio 2012


Quando vi diranno che su internet sono bravi solo quelli di sinistra ricordatevi di #formattiamoilpdl. Inizialmente soltanto un hashtag, poi il titolo di una manifestazione, domani chissà, magari il nome di una corrente. Se nel Pd vivono poco tollerati i "rottamatori" di Matteo Renzi, nel centrodestra iniziano a spuntare i "formattatori". In questa rubrica si parla di Twitter e per capire chi sono questi ragazzi che si sono messi in testa che al Pdl servirebbe un bel ctrl+alt+canc occorre parlare dei loro profili twitter. Quelli da cui tutto è partito. 

L'esponente più in vista del movimento si chiama Alessandro Cattaneo (@alesindaco), trentaduenne sindaco di Pavia, sede dell'evento formattatore. Chi invece ha la paternità del brand è Andrea Di Sorte (@andreadisorte), assessore al Comune di Bolsena e uno dei giovani politici più attivi su twitter. L'accoppiata ha funzionato benissimo e non soltanto perché #formattiamoilpdl è stato da subito trending topic su twitter ma anche soprattutto perché per la prima volta il Pdl è riuscito a discutere di sé stesso, a farlo su internet e, cosa non da poco, a farsi ascoltare. Le reazioni a colpi di 140 caratteri sono state moltissime. Vediamone alcune. 

«I giovani di #formattiamoilpdl stanno facendo una buona cosa. Ma per farne una ancora migliore dovrebbero chiedere le dimissioni di Formigoni» ha spiegato Marco Castelnuovo (@chedisagio) mentre Claudio Borghi (@borghi_claudio)ricordava a tutti la centralità dei temi economici: «Mi raccomando a #formattiamoilpdl fate una riflessione seria sull'euro. Molti altri argomenti dipendono da questo solo in via subordinata».  Attenzione bi-partisan per l'evento pidiellino: qualche mese fa era arrivato un mezzo endorsement da Pippo Civati (@civati), oggi arriva l'incoraggiamento del centrista Roberto Rao (@robertorao): «In bocca al lupo ragazzi di #formattiamoilpdl. Il cambiamento non è un lifting, arriva quando meno te lo aspetti e ne abbiamo bisogno tutti».  

Altro protagonista dell'evento è stato Alberto Villa (@villa_albe). Per lui «Il vero grande successo di #formattiamoilpdl è stato far diventare le nostre proposte quelle di Alfano! Ora al lavoro per realizzarle». Proprio il segretario pidiellino è diventato la vera star dellla manifestazione. Evocato a lungo dagli organizzatori e accreditato di un intervento skype, Alfano (@angealfa) ha scelto di presentarsi a Pavia per "guardare in faccia" i formattatori e assicurarli sul nuovo futuro del movimento. Scelta premiata da una platea che fino a quel momento era rimasta freddina nei confronti delle nomenclature. «Appena uscito da #formattiamoilpdl : alla grande!  Abbiamo energia entusiasmo ed intelligenze per ripartire!» ha commentato Alfano al termine della manifestazione. Qualcuno, però, ha storto il naso e ha incalzato, almeno virtualmente, il segretario. 

Per Edoardo Colombo (@edocolombo) «prima di cercare talenti Alfano assicuri un 50% di candidature agli under 45 e non più di 3 legislature per gli altri» mentre  Marco Alfieri (@alfierimarco) nota polemico che «alla fine i ribelli acclamano lo sceriffo Alfano. Da incendiari a pompieri in poche ore».  «Ho chiesto ad Alfano di dimettersi e lui mi ha detto che l'ha già letto dal mio blog» rincara la dose Diego Destro (@daw_blog). Efficace la sintesi di Edoardo Petiziol (@Petiziol) «Arrivato Alfano e quella che doveva essere una formattazione èfinita a tarallucci e vino. Ovazioni e applausi: un'occasione persa».


di Simone Bressan