Australian Open: speranza azzurra

Agli Australian Open di Melbourne, iniziati il 16 gennaio, è il solito Jannik Sinner a portare avanti il Tricolore, aiutato da una straripante Camilla Giorgi. L’altoatesino numero 16 al mondo è approdato agevolmente al terzo turno della competizione australiano, battendo in scioltezza l’argentino Tomas Etcheverry (79º nel ranking mondiale) 6-3, 6-2, 6-2. Domani, il 21enne di San Candido si scontrerà con Marton Fucsovics, 78º in classifica, per conquistare il quarto turno (gli ottavi di finale).

Fabio Fognini non è riuscito ad andare oltre il primo turno, dove si è dovuto piegare all’atleta di casa Thanasi Kokkinakis. Il match era stato rinviato per pioggia, ma già si percepiva l’aria di sconfitta per il veterano della racchetta, che si è trovato sotto di due set e in svantaggio nel terzo al momento dell’interruzione. È andata male anche a Lorenzo Sonego che, dopo aver superato il primo turno contro il portoghese Nuno Borges, si è trovato a dover scambiare colpi con uno dei tennisti più in forma del momento, il numero 10 al mondo, Hubert Hurckacz. Il torinese, comunque, ha fatto la sua partita, ma dopo quasi quattro ore di gioco e diverse occasioni sprecate, ha issato bandiera bianca.

La grande sorpresa del tabellone femminile è l’azzurra Camilla Giorgi, che con due vittorie di fila vola al terzo turno degli Australian Open. All’atleta di Macerata è bastata poco meno di un’ora per archiviare la pratica secondo turno, contro la slovacca Anna-Karolina Schmiedlova. La prossima avversaria della 31enne lucana sarà Belinda Bencic, testa di serie numero 12 e attualmente top ten mondiale. La svizzera ha eliminato in due set la statunitense Claire Liu, e adesso mette nel mirino Giorgi, anche se non sarà una partita facile per nessuna delle due.

Sfortunata la giovane Lucrezia Stefanini che, dopo aver centrato la vittoria al primo turno – alla prima presenza in un Grande Slam – contro la tedesca Tatjana Maria, si è dovuta arrendere a una straripante Varvara Gracheva, la russa classe 2000 che all’esordio ha rispedito a casa la connazionale Dar’ja Kasatkina (numero otto al mondo), concedendole solo due game. Stefanini, in fin dei conti, può ancora sorridere: con questi due match nello Slam Down Under è salita di 26 posizioni nel ranking, piazzandosi 114ª, il suo nuovo personal best.

Aggiornato il 19 gennaio 2023 alle ore 16:11