Il pessimo messaggio di Burioni

Poco prima di Natale, ospite come al solito di Fabio Fazio, Roberto Burioni, l’uomo dei vaccini per eccellenza, ha dato il seguente annuncio con tono trionfale: “Un’intelligenza artificiale ha messo a punto un vaccino personalizzato che possa stimolare il sistema immunitario contro i tumori”. Ovviamente il conduttore, che in quanto a piaggeria non è secondo a nessuno, ha definito “epocale” il fatto, accompagnato con un lungo applauso da parte della numerosa claque presente in sala.

Ebbene, così come è drammaticamente accaduto durante i mesi bui delle restrizioni sanitarie, il virologo pesarese ha espresso un messaggio piuttosto fuorviante. E mentre nel marzo del 2020 incitava le persone sane a restare recluse in casa, come se uscendo all’aria aperta si corresse un rischio mortale, oggi egli ci fa capire che a breve potremmo contare su un vaccino personalizzato per il cancro, così da smettere di crucciarci in merito al nostro non sempre impeccabile stile di vita. Da domani, o al massimo dopodomani, tutti potremo seguire l’esempio di Burioni, personaggio dal fisico rotondetto, se non addirittura sovrappeso, che somiglia al classico sportivo da salotto abbonato da anni al club dei sedentari. Non solo, con questo nuovo vaccino, anch’esso realizzato con l’innovativa tecnologia a mRna, smetteremo di preoccuparci per il vizio del fumo, per l’eccessivo consumo di alcol, di carne, di insaccati, di alimenti fritti e di tutto ciò che a lungo andare intossica in modo patologico il nostro organismo.

Ciò non significa sminuire l’eventuale portata di questo ennesimo ritrovato della medicina. Tuttavia, proprio come doveva essere detto in premessa durante le fasi più confuse della pandemia, i farmaci e i vaccini in gran parte delle malattie di cui soffre l’uomo moderno dovrebbero rappresentare l’extrema ratio; mentre il principale presidio di salute deve proprio basarsi su un corretto stile di vita, in modo da poter sempre contare su un efficiente ed efficace sistema immunitario.

Altrimenti, se si omette questo fondamentale aspetto, focalizzando tutta l’attenzione su un approccio totalmente medicale, non si rende un buon servizio alla salute pubblica, inducendo le persone a comportamenti inconsapevolmente autolesionistici. Più che ambire all’uomo bionico, egregio professor Burioni, a noi comuni mortali interessa sempre il motto latino mens sana in corpore sano, soprattutto nella declinazione con cui le società avanzate tendono a interpretarlo da almeno 150 anni a questa parte.

Aggiornato il 11 gennaio 2023 alle ore 10:38