Rubateli i baci, rubateli

Potrei intrattenere il paziente lettore con una dettagliata lettura simbolica dei significati magici, ermetici e alchemici, che sono contenuti in una fiaba come quella di Biancaneve o della Bella Addormentata nel bosco… potrei, ma non lo farò, intanto perché non seguo il vizio del “Divin Marchese”, ma soprattutto perché, a volte, il silenzio è aureo e questo non sarebbe il luogo adatto a rivelare misteri ai profani. Mi produrrò allora nella difesa del più dolce e desiderato dei furti, nell’apologia del migliore tra tutti i ladri – che si sa sono seguaci di Hermes – ovvero di colui che ruba un bacio.

Perché se uno stupro, un amplesso forzato, è un odioso e inaccettabile atto che grida vendetta al cospetto degli Dei, il furto d’un bacio è invece il segno della devozione, della genuflessione d’un amante all’amata. Qualcuno rammenta il Dolce Stil Novo, Guido Guinizelli, Dante e i Trovatori che vanno amando e suonando lai e sirventesi, di corte in corte? E se lo stesso Gesù, il Nazareno, era solito baciare sulla bocca Maria di Magdala, cosa dovremmo dire dei baci di Catullo per Lesbia, o di quelli velenosi della bellissima Laila dai capelli neri, cantata da un antico e ignoto poeta nepalese? Senza dimenticare i baci di Giulietta per Romeo o quelli lunari e disperati di Cyrano de Bergerac. O preferiamo avvicinarci ai nostri giorni, sebbene ormai già a quasi due secoli or sono, con Guy de Maupassant che scrive: “Un bacio legittimo non vale mai un bacio rubato”.

Esiste dunque un atto più desiderato e desiderabile, dolce e al tempo stesso entusiasmante, d’un bacio preso e dato all’improvviso, sfuggente, un carpe diem che ferma l’attimo perché è bello. Sì, perché nessuno bacerebbe mai una donna se essa fosse brutta, soprattutto se il bacio fosse inatteso. Nessun altro atto afferma maggiormente la bellezza d’una donna che viene baciata all’improvviso. Ipocrite coloro che affermano il contrario, ipocrite e forse non soltanto non belle, ma di certo mai baciate dunque inconsapevoli dei vertici dell’ebbrezza data da due labbra e da due lingue che s’incrociano danzando in un inno alla vita e alla gioia.

E ipocrita e farisaica è la nuova “crociata” basata su quell’incubo ad occhi aperti che è il politically correct e che ormai ammorba qualsiasi ambito dell’umano vivere, ovvero quella triste azione mossa dal San Francisco Gate che sulla riapertura di Disneyland in California così si esprime “un bacio può essere di vero amore solo se una persona sa che sta succedendo”, sollevando in tal maniera l’inquietante dubbio sul fatto che il Principe Azzurro avrebbe compiuto un atto di violenza sessuale, aggravata a causa dell’incoscienza della fanciulla, per aver baciato Biancaneve? Parrebbe infatti, secondo gli araldi autonominatisi difensori della castità muliebre di Biancaneve, che tale bacio non fosse consensuale. In breve, la giovane stregata avrebbe dovuto far firmare, magari lasciandone la consegna ai Sette Nani, un modulo di consenso informato a qualsiasi principe, cavaliere, paggio o altro, che si fosse trovato a passare in quei boschi ombrosi. Non c’è più niente da fare, neanche le favole si salvano più dalla bestialità dell’insipienza e della stupidità dell’uomo del ventunesimo secolo, morbosamente malato di una forma di inutile malizia prima ignota. Censureremo presto i baci dipinti da quei pervertiti dei Preraffaelliti, troppo eroticamente espliciti con quelle chiome rosse, brune e dorate, troppo allusivo quello arcinoto di Francesco Hayez per tacere del sensuale e bizantineggiante bacio di Gustav Klimt.

Ma se fosse lei a fare il primo passo? Se fosse piuttosto la donna a rubare il bacio al suo desiderio? Esiste qualcosa di più paritario tra uomo e donna, appunto, d’un bacio? E allora voglio essere reo confesso e compiere un’apologia di reato, voglio invitarvi ad avere il coraggio di baciare con voluttà, così all’improvviso, “come veltri ch’uscisser di catena”, come folgori dal cielo, coloro che amate. Sarete ladri del più prezioso tesoro del creato, e se prenderete uno schiaffo, forse ma più probabilmente no, ne sarà valsa la pena perché con quel bacio sulle labbra sarete più ricchi di Re Salomone.

Aggiornato il 06 maggio 2021 alle ore 09:19