La Giustizia virtuale secondo le Camere Penali (video)

giovedì 1 aprile 2021


L’avvocato Vincenzo Comi, presidente della Camera Penale di Roma, parla dello stato d’animo di tanti cittadini in attesa di udienze, chiusura d’indagini e sentenze. Una sorta di calvario, già estenuante prima della pandemia, e oggi reso infernale dallo smart working.

“Come si spiega al cliente che ha perso il diritto ad essere interrogato dal magistrato perché non è stato possibile caricare sulla piattaforma telematica la relativa richiesta?”, si domanda Comi. Intanto il procuratore di Roma, Michele Prestipino, è intervenuto con una circolare che, in deroga alla normativa vigente, ha consentito il deposito degli atti via pec (posta certificata). Ma l’arretrato della procura romana (come del resto di tutte le procure italiane) sembrerebbe un carico di portata sovraumana. Perché si risolva questo problema, i penalisti capitolini si sono astenuti per tre giorni dalle udienze. Un segnale, ma sembrerebbe non bastare a rasserenare gli animi di tantissimi cittadini che, per colpa dell’intricata burocrazia giudiziaria, hanno perso diritti o starebbero per perderli.


di Ruggiero Capone