Vaccini in palestre e palazzetti: linee guida del Governo

Palestre, palazzetti, parcheggi dei supermercati. Punti vaccinali straordinari (Pvts) con un ritmo di 672 vaccinazioni al giorno nelle strutture più ampie (fino a un massimo che potrebbe raggiungere le 750 somministrazioni) aperte per dodici ore. L’obiettivo è l’ampliamento dell’offerta di prossimità, per favorire l’adesione alla campagna vaccinale. Il Governo, così, indica alle Regioni il prossimo step della propria strategia, evidenziando le caratteristiche che dovranno avere gli spazi, i quali si aggiungono a quelli già presenti e attivati in strutture sanitarie, ambulatori, grandi hub.

Nelle prossime ore, verranno annunciate ai governatori le linee di indirizzo organizzativo: il tutto sarà messo nero su bianco, in un documento “non vincolante”, il cui obiettivo è “suggerire un modello organizzativo e funzionale”, che dovrà essere attivato “per accelerare e disseminare la capacità vaccinale anti Covid-19 in tutte le Regioni e Province autonome”. Lo scopo è che “possa essere di riferimento per l’incremento della capacità vaccinale sul territorio”.

Tra i punti cardine troviamo quello di “individuare i requisiti minimi essenziali, sia generali che specifici per tipologia, che caratterizzano i punti vaccinali territoriali straordinari”. Inoltre, i Punti vaccinali territoriali straordinari saranno distinti in base al numero del personale che verrà impiegato, linee vaccinali e spazio.

Nel documento, infine, c’è un passaggio che nota: “L’aumento proporzionale di postazioni di accettazione e registrazione, di linee vaccinali e di sedute in osservazione può portare a regime ad un trend incrementale del numero di vaccinazioni all’ora fino a livelli teorici di 8 vaccinazioni all’ora (potenziali 700-750 vaccinazioni in turni di 12 ore per Pvts maggiori su 8 linee vaccinali)”.

Aggiornato il 25 marzo 2021 alle ore 12:59