Nuovo Dpcm: cosa fare, cosa è vietato

Lo Stivale (quasi tutto) in zona arancione, divieto di spostarsi tra le regioni fino al 15 febbraio. Non solo: Lombardia e Sicilia, da domenica 17 gennaio, potrebbero essere le prime zone rosse del 2021. Nelle prossime ore sarà saranno in vigore le misure messe in campo per contenere il contagio del Covid. Le modifiche al Dpcm, che partirà domani, sono state rese note nella riunione con Regioni, Comune e province. Roberto Speranza, ministro della Salute, ha detto: “La situazione non può essere sottovalutata, lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte ondata del virus”.

Le misure

Coprifuoco dalle 22 alle 5, didattica a distanza nelle scuole superiori al 50 per cento. Inoltre, una maggiore rigidità per accedere alle zone con restrizioni. In pratica, con indice Rt (ovvero uno dei parametri in base al quale viene calcolata la capacità di un’epidemia di espandersi) pari 1 o con un livello di rischio alto o con incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e rischio moderato, si passa in arancione. Con Rt a 1,25 in rosso. Secondo un’analisi dei dati e delle misure presenti, risulterebbero sei le regioni gialle. Ossia: Campania, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Valle d'Aosta. Tutte le altre sono a rischio zona arancione, con Lombardia e Sicilia molto probabilmente in zona rossa. E ancora: il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, resterà in piedi fino al 15 febbraio. Non più, quindi, fino al 5 marzo. Fino ad allora, sarà permesso una volta al giorno – a un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) – di andare a trovare parenti o amici nella regione, se ovviamente questa è in zona gialla, o nel Comune, se è in zona arancione oppure rossa. E, sempre fino al 5 marzo, sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai Comuni con popolazione superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 chilometri. Vietato, invece, muoversi verso i capoluoghi di provincia.

Bar e ristoranti

Divieto per vendita da asporto per i bar dalle ore 18. Più precisamente, per le attività identificate con i codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati). Una misura, questa, su cui sono arrivate critiche. Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza Stato-Regioni, è sbottato: “Non porta vantaggi significativi sul piano della prevenzione e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori”. Gli impianti sciistici non riapriranno fino al 15 febbraio, anche se alcuni presidenti di Regione chiedono che nelle zone gialle sia consentita l’attività ai soli residenti. Porte chiuse per palestre e piscine – si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle – cinema e teatri. Ok alle crociere e all’apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e nei giorni feriali. Dario Franceschini, ministro della Cultura, ha notato: “È un servizio ai residenti, è un primo passo, un segnale di riapertura”. Una nota finale: con il decreto è introdotta la zona bianca, dove le uniche restrizioni saranno il distanziamento e l’uso della mascherina. Ma quali sono i parametri per entrarci? Tre settimane consecutive con incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso.

Aggiornato il 15 gennaio 2021 alle ore 15:12