Ma siete impazziti o cosa?

martedì 13 ottobre 2020


Sta girando un falso sui telefonini. Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri, 10 ottobre 2020, detta “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n.19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”. Il messaggino dice che il suddetto decreto, falso, ma non facilmente distinguibile da uno vero, sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 197 dell’11 ottobre 2020.

Peccato per i buontemponi che l’ultima Gazzetta Ufficiale pubblicata sul sito istituzionale sia la numero 249 dell8 ottobre 2020. L’articolo 1 del falso decreto contiene le Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale

Quanto si legge nel comma b) dell’articolo 1 è irricevibile in democrazia ma qualcuno ha avuto interesse a diffondere questa falsità: “Nei luoghi privati il titolare, sia che trattasi di abitazioni familiari o sedi associative, può consentire l’accesso ad un massimo di dieci persone diverse dal proprio nucleo familiare risultante dall’anagrafe comunale. Per assicurare il rispetto di tale prescrizione gli incaricati dalla pubblica autorità potranno in qualsiasi momento chiedere l’accesso e procedere alla identificazione dei soggetti presenti nellimmobile”. Dunque gli incaricati dalla pubblica autorità potrebbero, secondo questo falso decreto, in qualsiasi momento chiedere l’accesso e procedere alla identificazione dei soggetti presenti nell’immobile.

Qualcuno, e qui non possiamo pensare che si tratti di buontemponi e goliardi, ha interesse a fomentare l’odio sociale facendo passare il messaggio che, zitti zitti, ormai siamo dentro uno Stato di polizia?

Pensiamo che la polizia postale ed altre istituzioni siano in grado di arrivare all’origine di questo pericoloso fake che sta girando. Questo non è un semplice scherzo, questo è un elemento di vero pericolo: questa disinformazione può produrre ulteriori danni e il Paese non ha bisogno di ulteriori problemi. Speriamo però che lo scherzo non si tramuti in una dura realtà, perché questa cosa sarebbe davvero insostenibile in democrazia.

@vanessaseffer


di Vanessa Seffer