Si rivedono i militari per le vie delle nostre città. Che sarà una nuova riedizione dell’operazione “Strade Sicure”? Ma neanche per sogno! L’operazione “Strade Sicure” era iniziata il 4 agosto 2008, sulla base della Legge 24 luglio 2008, nr. 125, che prevedeva la possibilità di impiego di personale militare appartenente alle forze armate per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, in aree metropolitane o densamente popolate. Esigenze di prevenzione della criminalità, appunto. Il personale delle forze armate era stato posto a disposizione dei prefetti che poteva impiegare i militari per servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, nonché in perlustrazione e pattuglia congiuntamente alle forze di polizia.
Oggi in tempi di lockdown i militari avranno il compito di vigilare sui cittadini comuni, quelli che non si sono messi la mascherina per strada magari per una semplice dimenticanza e non certo in dispregio alla volontà dell’uomo forte, l’avvocato che si destreggia come un campione tra troppi decreti che almeno un obiettivo lo hanno raggiunto: impaurire i cittadini e mettere alla gogna ogni comportamento non in linea con la volontà di questo governo.
Dunque si prevede che nel nuovo Dpcm verrà prorogato lo stato d’emergenza per la pandemia al 31 gennaio 2021, l’obbligo di mascherina all’aperto sarà esteso su tutto il territorio nazionale e per i controlli arriveranno i soldati ai quali sarà affidato il compito di multare i trasgressori con sanzioni dai 500 ai 3mila euro.
Niente militari dunque per rendere più sicure le nostre città ormai insicure anche grazie all’aumentato numero di “risorse” non richieste ma ben presenti sul territorio. A noi cittadini comuni obbligo di mascherine. E i comportamenti delle “risorse” chi li sanzionerà, magari in attesa di una espulsione dal suolo patrio, che ovviamente tarderà ad arrivare e di cui avremo notizia leggendo gli episodi di cronaca nera?
@vanessaseffer
Aggiornato il 08 ottobre 2020 alle ore 10:41