Grosseto, Covid-19 e le regole senza senso

La notizia è ufficiale e giunge dalla Toscana dove la giunta comunale di Grosseto ha reso noto di aver approvato le regole da adottare nelle spiagge libere. Alcune però, almeno a nostro giudizio, sfiorano l’assurdo (per non dire il ridicolo), frutto magari della totale confusione che, in materia, sta regnando a livello centrale e che inevitabilmente si ripercuote nelle decisioni che gli enti locali devono conseguentemente adottare.

Testualmente da Grosseto: “La distanza minima tra i pali degli ombrelloni non deve essere inferiore a 3 metri” e fin qui ci siamo. Ancora: “La distanza minima tra gli oggetti (teli, lettini, sdraie, altre attrezzature, ecc.) non deve essere inferiore a mt 1,50” ed anche fin qui ci potremmo stare; ma poi arriva l’incomprensibile misura: “La distanza minima tra gli oggetti (teli, lettini, sdraie, altre attrezzature, ecc.) ed i pali degli ombrelloni non deve essere inferiore a mt 1,50”: perchè mai mi dovrei sdraiare lontano dalla mia ombra non è di facile comprensibilità anche perchè mi ritroverei attaccato al mio vicino di ombrellone, a sua volta distanziato da 1,50 metri dal proprio palo. In sintesi: due cretini affiancati sotto il solleone.

Ma il Comune di Grosseto non finisce di stupire e fa sapere perentoriamente che il lavaggio dei teli deve essere frequente e compiuto a 60 gradi: non uno in meno!

Naturalmente “non è ammesso l’accesso alle persone con temperatura corporea superiore a 37,5 gadi” (chi controllerà le temperature sulla battigia non è dato sapersi), e soprattutto “non usare le mani per toccarsi occhi, naso e bocca”: meglio farlo con lo spigolo della sdraio.

 

 

 

Aggiornato il 28 maggio 2020 alle ore 16:24