La punizione della Dea Gaia nel delirio magico-religioso di Purgatori

Un tempo erano i preti a incutere oscuri terrori interpretando le epidemie come una “punizione divina” per i peccati degli uomini, una punizione anticipatrice dell’Apocalisse. Preti e teologi cristiani hanno abbandonato quella primitiva ed aberrante tesi lasciandola ai fondamentalisti religiosi. In compenso sono oggi, paradossalmente, i moderni taumaturghi laici, talvolta in veste di conduttori televisivi pseudo-scientifici, che giungono a parlare dell’epidemia in corso, come di una “punizione del pianeta Terra” personalizzata quasi fosse una dea, a cui hanno persino dato un nome: “Gaia”.

La Dea Gaia – secondo questi nuovi animisti apocalittici – adirata per vari oltraggi subiti – in primis, ovvio, il riscaldamento globale – userebbe, con spirito vendicatore, pipistrelli e virus per punire la reproba umanità per i suoi peccati ecologici. Questa allucinata tesi è stato il messaggio esplicito della trasmissione “Atlantide” andata in onda su La7 ieri ad opera del giornalista Andrea Purgatori. “Un pianeta contro” era il titolo animista della trasmissione, nel corso della quale abbiamo assistito ad una vera omelia apocalittica dello stesso Purgatori.

Il pianeta Terra, la Dea Gaia, si starebbe ribellando “contro” l’uomo peccatore e starebbe consumando la sua vendetta, proprio come facevano gli dei-persone dell’Olimpo greco. Per sostenere questa tesi, Purgatori ha messo insieme e confuso, come in una zuppa, scempi ambientali davvero attribuibili agli uomini – come i vari inquinamenti, con presunte conseguenze dei mutamenti climatici attribuendoli surrettiziamente alle attività umane, come lo scioglimento dei ghiacciai. La tesi di fondo era accompagnata da documentari naturalistici e non scientifici che non c’entravano e non dimostravano affatto le tesi della trasmissione: per esempio uno sulle sabbie del deserto trasportate dal vento fino ai Caraibi, e un altro su due sub che erano riusciti a trovare un cunicolo per raggiungere la base sommersa di un ghiacciaio. Apparenza scientifica per coprire un pensiero di tipo magico-religioso. Il “ragionamento” ricorrente, esplicito ed implicito, di Purgatori era, infatti, il seguente: poiché il mondo è ecologicamente interconnesso, l’epidemia da coronavirus “deve e non può che” essere connessa con il riscaldamento globale. Una tesi insostenibile ed un ragionamento assurdo degno di Greta Thunberg, non a caso presentata da Purgatori (e da Licia Colò) come una sacerdotessa infallibile mandataci dalla Dea Gaia a salvare l’umanità dall’Apocalisse climatica.

Insomma, uno spettacolo di delirio magico-religioso travestito da “giornalismo scientifico”.

Aggiornato il 09 aprile 2020 alle ore 13:18