“L’Opinione risponde”, alla ricerca dei valori perduti

mercoledì 8 aprile 2020


Una lettrice ha scritto alla nostra mail [email protected]. Mi chiamo Giorgia Ferri e vi scrivo per raccontarvi un episodio spiacevole che mi è capitato qualche settimana fa. Stavo accompagnando mia mamma, disabile, a fare una visita di controllo in ospedale e arrivate lì, tutti i posti riservati ai disabili erano occupati. La cosa grave è che uno di questi era occupato da un’autovettura che non aveva esposto il contrassegno disabili. Mi chiedo come sia possibile nel 2020 assistere ancora a queste ingiustizie?

A tal proposito, Federica Pansadoro per la rubrica “L’Opinione risponde” ha chiesto la consulenza dell’avvocato Filippo Sirolli Mendaro Pulieri perché ci chiarisse meglio come comportarsi, se esistono delle normative in materia e quali sono le sanzioni applicabili ai cosiddetti trasgressori “incivili”.

Avvocato Sirolli qual è la normativa che regola i pass per invalidi?

A norma dell’articolo 381 del Regolamento di Esecuzione e Attuazione del Codice della Strada, chi ha un’invalidità o un handicap riconosciuto ha diritto ad un posto auto che gli consenta di parcheggiare nei posti riservati ai disabili. Per ottenere il rilascio del contrassegno speciale, deve presentare al Municipio o alla Asl una certificazione medica rilasciata dal medico legale della Asl di appartenenza, con allegata una foto tessera del richiedente. Al contrassegno sarà assegnata una validità pari a quella riportata sulla suddetta certificazione medico legale, con aggiunta di 45 giorni per i possessori di certificato attestante la riduzione della capacità di deambulazione per un periodo inferiore a 5 anni. Il contrassegno va collocato, in originale, sul parabrezza anteriore dell’auto: solo in tal modo si ha diritto alle agevolazioni riconosciute dalla legge per la circolazione e la sosta. È possibile richiedere anche un parcheggio disabili personalizzato vicino casa inoltrando un apposito modulo al Comando di Polizia Municipale. La procedura da seguire è visionabile a questo link. Affinché la domanda venga accettata è necessario che il richiedente risieda o lavori in un’area urbana ad alta densità di traffico veicolare e carenza di stalli di sosta e che né lui né un familiare convivente disponga di un box o posto auto nel proprio condominio.

Cosa succede se il posto disabili personalizzato viene occupato da un altro invalido?

Se un altro disabile occupa abusivamente un posto personalizzato incorre in una sanzione di 41 euro senza rimozione dell’autovettura.

Cosa bisogna fare se il parcheggio disabili viene occupato abusivamente?

Il modo più civile e, sicuramente, il più efficace per denunciare un parcheggio disabili occupato è quello di chiamare i vigili urbani e prendere (o anche fotografare) il numero di targa della macchina lasciata lì senza l’apposito distintivo prima che scappi via.

Quali sono i rischi per chi parcheggia nel posto disabili?

Parcheggiare un’auto sul posto disabili comporta una multa pari a 84 euro. Se invece si parcheggia sul posto disabili con un motociclo senza permesso, la multa è pari a 40 euro. Oltre alla multa è prevista la decurtazione di 2 punti dalla patente come sanzione amministrativa accessoria (art. 158 codice della strada). La Corte di Cassazione con la sentenza n. 17794/2017 definisce violenza privata l’occupazione indebita del parcheggio dei disabili ed ha stabilito che lasciare la macchina sullo spazio dei disabili può diventare un reato.

Se il disabile ha necessità di parcheggiare l’auto può lasciarla nelle strisce blu senza pagare?

Purtroppo il disabile che lascia l’auto sulle strisce blu deve pagare il parcheggio, nonostante la presenza, sul cruscotto dell’auto, del pass invalidi. L’utilizzo di uno stallo destinato alla sosta a pagamento non consente di appellarsi alla propria situazione di difficoltà fisica per essere trattati in modo diverso dagli altri automobilisti. Insomma, anche per gli invalidi è obbligatorio pagare il parcheggio sulle strisce blu. Tale punto è stato chiarito dalla Cassazione, con la sentenza n. 18351/2015, nella quale si legge: “…se il portatore di handicap non versa quanto richiesto per il parcheggio sulle strisce blu e non espone il ticket come tutti gli altri automobilisti, è legittima la multa elevata dal vigile o dall’ausiliario del traffico…”.


di Federica Pansadoro