Covid-19: ancora tutti in giro appassionatamente?

A Wuhan hanno isolato tutto, vietato la circolazione di 56 milioni di persone in pochissimo tempo, in un battito di ciglia. Noi siamo 60 milioni in tutto il Bel paese. Qualcuno direbbe subito che lì c’è la dittatura. Io adesso preferisco pensare che talvolta ci può essere un rapporto di collaborazione fra la popolazione e chi ha il polso della situazione e non capisce niente di medicina, come di politica, e invece pensa di poter fare come gli pare e dire di tutto, parlare di tutto senza avere nozioni di scienza, senza studiare, solo per sentito dire o per entità divina.

Da noi sembra non esserci una cultura sufficiente per poter applicare a tutti gli effetti certi schemi democratici, dato che se il tuo governo dice di stare a casa per causa forza maggiore non ci stai e te ne freghi bellamente. Ti piaccia o no, di destra o di sinistra, manca la decenza e il rispetto per l’autorità, quello che ti insegnano quando sei piccolo, quando ti dicono di stare fermo seduto a tavola e non ci si alza fino a quando non hanno finito tutti di mangiare e saranno papà o mamma a darti il permesso di andare. Il permesso, che non è dittatura, ma buona educazione e direi addirittura un concetto più ampio di libertà. Perché se pensi che la tua libertà sia quella di poter fare ciò che vuoi, danneggiando, inquinando, rovinando la salute degli altri e dunque limitando l’altrui libertà, la tua è ignoranza e stupidità.

Punire a questo punto è l’unica opportunità possibile, limitare la libertà, far pagare un prezzo. Così, che differenza c’è fra quello che avremmo potuto essere e quello che diventiamo dopo? La differenza sono i morti, il tempo sprecato, la rabbia. Il dover ricominciare tutto per degli stolti e degli ignoranti. Fermiamoli prima.

@vanessaseffer

Aggiornato il 20 marzo 2020 alle ore 13:20