Coronavirus, la petizione per i familiari delle vittime

venerdì 13 marzo 2020


Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Giuseppe Pellacani, ordinario di Diritto del lavoro nell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha proposto la seguente petizione: http://chng.it/2s8nnSWz.

I Motivi

Migliaia di medici e operatori della sanità stanno mettendo a rischio la loro vita per combattere l’emergenza del Coronavirus alias Covid-19. E purtroppo ci sono già i primi morti (la dottoressa Chiara Filipponi anestesista dell’ospedale di Portogruaro, Venezia, e il dottor Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei medici di Varese).

Cosa si propone

Sarebbe un bel segnale se lo Stato riconoscesse alle vittime e ai loro famigliari gli stessi benefici economici, previdenziali e fiscali che da tempo prevede a favore delle vittime per fatti di terrorismo e di criminalità organizzata (legge 3 agosto 2004 n. 206 e successive modificazioni): incremento del 7,5 per cento della pensione e dell’indennità di fine rapporto; aumento figurativo di 10 anni dell’anzianità contributiva; diritto immediato ad una pensione diretta pari al 107,5 per cento dell’ultima retribuzione per invalidità pari o superiore all’80 per cento; pensione pari al 100 per cento della retribuzione in caso di invalidità pari o superiore al 25 per cento; riconoscimento ai superstiti della “doppia annualità” della pensione di reversibilità o indiretta; applicazione della “clausola d’oro” di adeguamento costante dell’assegno pensionistico; riconoscimento della speciale elargizione, nella misura massima di euro 200mila euro dell’assegno vitalizio non reversibile esente da Irpef e degli altri benefici non economici (esenzione dal pagamento del ticket per ogni tipo di prestazione sanitaria; collocamento obbligatorio con precedenza e preferenza a parità di titoli; riserva di posti per l’assunzione ad ogni livello e qualifica).

Maggiori informazioni sul sito dell’Inps: https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=50731.


di Redazione