Sciacalli all’ospedale “De Lellis” di Rieti

Non siamo proprio convinti che chi ha rubato una cinquantina di dispenser di gel idroalcolico sistemati sulle pareti dell’Ospedale “De Lellis” di Rieti si faccia schifo da solo. Eppure, se non è proprio cretino, avrebbe dovuto capire che, in questo particolare periodo, l’ospedale è un luogo sensibile dove l’igiene ha una rilevanza piuttosto importante, quasi determinante.

Certi soggetti non sono soltanto comuni ladri, ma anche inguaribili mascalzoni, al pari di chi è “fuggito” da una delle “zone rosse” (rischiando di infettare diverse decine di persone) o chi, approfittando del momento, si reca a casa di anziani proponendo l’effettuazione di tamponi non richiesti solo per farsi aprire la porta dell’appartamento dall’ignaro proprietario.

Delinquenti e nient’altro quelli che hanno rubato i dispenser al “De Lellis” e per i quali ci si augura - nonostante sembra che abbiano colpito su pareti nascoste alla visuale delle telecamere interne del nosocomio reatino - che siano riusciti anche a sbagliare i loro calcoli e che almeno un obiettivo ne abbia registrato le repugnanti gesta. Così, tanto per curiosità, quanto meno per vedere come è fatto il volto di siffatti manigoldi.

Aggiornato il 25 febbraio 2020 alle ore 11:45