Coronavirus, l’Oms: “È il nemico numero uno”

mercoledì 12 febbraio 2020


L’Organizzazione mondiale della sanità alza il livello di allarme. Per vincere contro il Covid-19 (sigla che sintetizza corona, virus e disease (malattia) il “tempismo è essenziale” poiché ora ci sono una “finestra di opportunità” e una “possibilità realistica” per fermare l’epidemia.

Da Ginevra, dove sono arrivati 400 scienziati da tutto il mondo per fare il punto sulla malattia, il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus è stato molto chiaro: “Un virus può creare più sconvolgimenti politici economici e sociali di qualsiasi attacco terroristico. Il mondo si deve svegliare e considerare questo virus come il nemico numero uno”.

Intanto, S&P Global stima l’impatto sull’economia mondiale dell’epidemia di coronavirus. “La velocità e la diffusione negli ultimi due mesi rappresentano un rischio per l’economia globale e il credito”, afferma l’agenzia di rating, secondo cui il rallentamento della Cina, le cui previsioni sul Pil sono state ridotte dal 5,7 al 5 per cento, impatterà per lo 0,3 per cento sul prodotto interno lordo globale nel 2020.

General Motors ha intanto annunciato per la prossima settimana la sospensione provvisoria delle attività per la carenza di componenti dalla Cina, dove il blocco degli impianti per limitare la diffusione del coronavirus ha colpito la produzione. Due linee di assemblaggio di Gm Korea di Bupyeong, capace di produrre 400mila veicoli annui, chiuderà lunedì e martedì prossimi per la mancanza di componenti legate all’elettronica.


di Guglielmo Eckert