Progetto europeo C–Roads, una piattaforma dell’Ue sulla mobilità cittadina

Una serie di espressioni sono ormai entrate nell’uso quotidiano del mondo informatico. Mi riferisco a interoperabilità, connettività, sicurezza informatica, cyber security. Ma questo nostro vivere perennemente connessi non ci ha tolto la voglia di viaggiare nel tempo libero e, soprattutto, non ci ha del tutto affrancati dai continui spostamenti che effettuiamo ogni giorno per ragioni di lavoro. Siamo tutti confidenti e consapevoli che la costante evoluzione tecnologica può consentirci di risolvere numerosi problemi nell’affrontare i nostri spostamenti quotidiani nell’ambito della città e da un città all’altra? La domanda che in molti si pongono è: quali sono i progetti, gli investimenti e, soprattutto, quali i tempi di attesa per avere strade più sicure e scorrevoli e città più “smart”?

Si cercherà di fare il punto sui progetti europei in tema di “trasporti intelligenti e cooperativi”, sulle sperimentazioni in corso in Italia e nelle principali città. L’Italia figura tra i protagonisti del Progetto europeo C–Roads. Di che si tratta? C–Roads è una piattaforma europea che nasce da una iniziativa condivisa tra gli stati membri dell’Unione europea e prevede la cooperazione tra stati e operatori stradali per l’implementazione di servizi C–Its al fine di armonizzare tecnologia e standard con l’obiettivo di una più completa interoperabilità Transfrontaliera. In pratica, il progetto è utile al miglioramento della mobilità cittadina.

Con il termine Its (sistemi di trasporto intelligenti), si fa riferimento all’integrazione delle conoscenze nel campo delle telecomunicazioni, elettronica, informatica con l’ingegneria dei trasporti per migliorare la sicurezza delle persone alla guida, la sicurezza e la protezione dei veicoli e delle merci. La telematica, dunque, che si integra con l’ingegneria dei trasporti prestando particolare attenzione alla ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali e rispettando l’ambiente”. Gli Its cooperativi o C–Its (sistemi cooperativi) comprendono, quindi, un insieme di tecnologie e applicazioni che permettono di realizzare uno scambio di dati basato su tecnologie di comunicazione wireless tra i vari componenti e gli attori del sistema di trasporto.

Il C-Its renderà le strade europee sempre più intelligenti e farà in modo che l’auto possa comunicare con le infrastrutture stesse. L’Iot e le comunicazioni via 5G consentiranno di raggiungere tali obiettivi in un sistema in cui tutto sarà connesso: dal semaforo al cartello stradale. Le vetture saranno dotate di tecnologia che permetterà agli utenti di ricevere sempre più informazioni, dati sempre più aggiornati sul traffico e sulla velocità di marcia ottimale da mantenere. L’Unione europea vuole realizzare una rete unificata da mettere a disposizione di tutti i costruttori al fine di adottare uno standard unico. È una sfida, quella del lancio di tali nuove tecnologie, che riguarderà anche aspetti quali il controllo della privacy e la protezione dei dati personali. Il progetto europeo riguarda anche la guida autonoma e molti paesi hanno già reso disponibili alcuni tratti di strada per testare le auto “senza pilota”. Al progetto partecipano i costruttori di auto, la Tesla con il sistema Autopilot.

(*) Responsabile Aidr Osservatorio tecnologie digitali nel settore dei trasporti e della logistica

 

Aggiornato il 28 gennaio 2020 alle ore 17:58