Scuola, Fondazione Agnelli: “strutture vecchie e insicure”

mercoledì 27 novembre 2019


La condizione delle scuole italiane è disarmante. Le strutture sono vecchie e insicure. Metà degli edifici scolastici in Italia è stata costruita tra il 1960 e il 1985. Una buona parte risale ai primi del Novecento: su 39.200 scuole monitorate nel 2018, 9.200 accusano fattori di insicurezza. Sono solo alcuni numeri inquietanti del Rapporto sull’edilizia scolastica curato dalla Fondazione Agnelli.

L’indagine viene presentata oggi a Torino dal presidente John Elkann e dal direttore Andrea Gavosto, con Alessandro Laterza, amministratore delegato Laterza Editori, Giovanni Biondi, presidente Indire e Francesco Profumo, presidente Compagnia di San Paolo e già ministro dell’Istruzione.

Secondo la Fondazione Agnelli servono 200 miliardi di euro per ristrutturare le scuole (150 milioni di metri quadri), una stima sulla base del progetto Torino fa scuola, realizzato con la Compagnia di San Paolo per la ristrutturazione della scuola Fermi dove si è speso 1.350 euro al metro quadro. Una cifra enorme che richiede almeno vent’anni di interventi costanti.

Non ci sarà però bisogno – spiega la Fondazione Agnelli – di costruire nuove scuole. Perché nel 2030 gli studenti saranno un milione e centomila in meno, ma bisognerà lavorare sull’esistente, tenendo conto di tre dimensioni, sicurezza, sostenibilità energetica e didattica innovativa”.

Secondo Michele de Pascale, presidente dell’Unione delle Province d’Italia, “il Rapporto della Fondazione Agnelli non fa che confermare le richieste che da mesi stiamo ponendo a governo e Parlamento. Le scuole italiane hanno bisogno di un piano di investimenti, che ci permetta non solo di metterle in sicurezza, ma anche di renderle moderne, accoglienti, in grado di assolvere al ruolo educativo che gli ambienti scolastici hanno, con strutture in linea con i programmi didattici”.


di Sara Altamini