Microsoft Giappone, lavorare meno per produrre di più

Che i giapponesi siano grandi lavoratori non è un mistero per nessuno. Nel 2018, le ore lavorate sono state mediamente 1680, e vi avevamo già raccontato come i dipendenti nipponici si organizzavano durante le pause pranzo per non perdere tempo e tornare il prima possibile in ufficio.

Più che un problema professionale, quello giapponese è un problema sociale e culturale dove il lavoro viene prima di tutto e tutti. Se si pensa ad esempio che il congedo di paternità viene usato solo dal 7,5 per cento degli aventi diritto, si può capire come il lavoro sia al centro della vita quotidiana degli abitanti del Sol Levante. Ma forse le cose stanno per cambiare, e la conferma arriva da un esperimento proposto dal Ceo di Microsoft Giappone che nella sede di Tokyo ha sperimento la settimana lavorativa di quattro giorni, lasciando quindi il venerdì libero. Il risultato è stato sorprendente: la produttività è aumentata notevolmente, schizzando al 39,9 per cento in più rispetto all’agosto 2018.

Inoltre, questa iniziativa ha permesso di abbattere sostanzialmente i costi aziendali fissi, con un calo significativo delle spese per l’energia elettrica, della carta e degli altri articoli di cancelleria normalmente utilizzati in ufficio. Ovviamente il 92 per cento dei 2300 dipendenti coinvolti ha dichiarato di aver apprezzato questa settimana più corta perché il tempo libero a disposizione per la famiglia è aumentato e migliorato. L’obiettivo del progetto “Work-Life Choice Challenge” è anche quello di promuovere un più sano equilibrio tra lavoro e vita privata, cercando di mettere un freno ai casi di “Kuroshi”, ovvero la morte per troppo lavoro. Proprio questi decessi sono stati, per tanto tempo, al centro delle polemiche perché essendo molto frequenti obbligavano le aziende, in casi specifici, ad indennizzare le famiglie delle vittime.

Ora la rotta è stata invertita e molti dirigenti pensano che se il dipendente ha una vita extra-lavorativa più rilassante, il rendimento in ufficio sarà migliore. Insomma, il benessere della persona sembra essere il motore centrale per una produttività maggiore.

Takuya Hirano, Ceo di Microsoft Japan, aveva scritto sul sito della società: “Voglio che i dipendenti pensino e sperimentino come sia possibile ottenere gli stessi risultati con il 20% di tempo lavorativo in meno”. E visto il grande successo, pare che l’esperimento potrebbe replicarsi durante l’inverno. Insomma, lavorare tanto non è più sinonimo di produttività e anche i giapponesi se ne sono resi conto.

Aggiornato il 11 novembre 2019 alle ore 12:32